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Archivi tag: Nello De Pascalis
Sugli scogli 31. Sul mare
di Nello De Pascalis Ti condurrei ove palpo l’umana finitudine e tutto vibra; là, teso mi perdo e non v’è picco, né specola, per mirare l’universo che miro. O, misteri dell’abisso, e tu, mente, che rimani desta! Scorrono equità represse, … Continua a leggere
Sugli scogli 30. Eleggo il mare
di Nello De Pascalis … e masnade e ciarle e vie melmose ove figure muffe sguazzano; e gonzi avari d’impeti, codardi e ciechi, e poi viltà e parvenze: tutto mi ripugna, indi lascio, eleggo il mare a mio confino e … Continua a leggere
Sugli scogli 29. Oltre il mare
di Nello De Pascalis Quante ore sul mare! Io e il mare, al buio o a luce fatta, in una specie di dipendenza cui è difficile negarsi; così lo vivo, lo scruto, e se pure sciaborda lieve lieve, il mio … Continua a leggere
Sugli scogli 28. Appena, appena
di Nello De Pascalis Dov’è quel trio che nel pieno della notte andava “…legno sanza vele e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti…? Ho perso sodali cari e penso: sulle tue rive, mare, ove non pochi … Continua a leggere
Sugli scogli 27. Calma piatta
di Nello De Pascalis Corpi divorati dalla noia non hanno onde da cavalcare, né vele. È calma piatta, qui, è cecità: un venir meno alle urgenze. Un chiodo fisso: se si alza il vento che sia tornado, tempesta e assalto … Continua a leggere
Sugli scogli 26. Ghetto dorato
di Nello De Pascalis Mare e mattutine guazze e selve e sterpi e coste desolate; qui scorre il mio tempo tra immagini maliose e pensieri d’assoluto. Venite a vedere il mio ghetto dorato: – non è vile cedimento – incarna … Continua a leggere
Sugli scogli 25. Echi funesti
di Nello De Pascalis Oltre sant’Emiliano il cielo sbadiglia e segna i confini della notte, mentre ho lenze tra le mani e un rimasuglio di luna vaga a ponente. Al di là del mare, dal ginepraio dei Balcani mi giungono … Continua a leggere
Sugli scogli 24. Poesie 2. Lasciatemi qui, sul mare
di Nello De Pascalis Ho sfidato il vento e i giorni della merla, tuttora apro sentieri sulla costa e vi sverno. Lasciatemi qui, sul mare, ove i profumi della notte mi stordiscono e il godimento è pieno. Del mio paese, … Continua a leggere
Sugli scogli 23. Poesie 1. Tempo corsaro
di Nello De Pascalis Mare agitato, la costa scompare e riaffiora come pensiero fluttuante. Cammino, evocando il suo volto, questuo la sua presenza: può succedere – dico – l’incontro può ripetersi. Vanità dell’essere: pure le ore hanno luce breve nell’ottobre … Continua a leggere
Sugli scogli 22. Ferragosto in città
di Nello De Pascalis Ambedue amano il mare, con la differenza che lei ne avverte il richiamo in ogni stagione dell’anno e lui no. Il mare rappresenta il ‘suo tutto’ da settembre-ottobre sino alla fine dell’inverno. Pratica la pesca … Continua a leggere
Sugli scogli 21. Lettera al mare 3
di Nello De Pascalis Caro mare, ti parlo del rumore e del silenzio. Non voglio fare una disamina sulle diverse categorie del rumore, né approfondire gli usi che se ne fanno; tanto meno voglio difendere il silenzio in modo preconcetto. … Continua a leggere
Sugli scogli 20. Lettera al mare 2
di Nello De Pascalis Caro mare, che inverno lungo e piovoso, quest’anno! Giove Pluvio mi ha relegato in casa e, a malincuore, ti ho disertato. Annata magra, quindi, con poche occhiate nel periodo pre-natalizio, qualche spigola e poi burrasche, una … Continua a leggere
Sugli scogli 19. Lettera al mare 1
di Nello De Pascalis Caro mare, immagino sarabande sulle tue rive, orde come sciami d’api, la cui parola d’ordine è: ‘sciabordare’, quando terapeutico sarebbe fermarsi per prendere coscienza della stagione che viviamo, nera come la notte, per ridefinire il nostro … Continua a leggere
Sugli scogli 18. Posto di blocco
di Nello De Pascalis Albeggiava quando incappammo in un posto di blocco. Per una pistola in plastica posta sul cruscotto, volevano condurci al Comando. Il carabiniere col mitra spianato ci guardava torvamente, gli altri due controllavano ogni angolo della … Continua a leggere
Sugli scogli 17. Shock termico
di Nello De Pascalis Sapendo che d’inverno andavo a pesca quasi tutti i giorni, mi aveva manifestato il desiderio di unirsi a me, ma senza ricorrere a levatacce. Quel mattino, alle 8.30, ero sotto la sua casa. Prima tappa: … Continua a leggere
Sugli scogli 16. Visite notturne
di Nello De Pascalis Con l’amico Gaetano puntammo verso Torre Inserraglio, quella notte (Fernando era di turno in ospedale, ci avrebbe raggiunti al mattino). Nella zona di S. Maria al Bagno, un venticello da Sud arrivava molle, per cui … Continua a leggere
Sugli scogli 15. Lo spione
di Nello De Pascalis Su quel tratto di costa non c’erano pescatori, quel giorno, ed io mi sentivo da dio. Una maretta debole debole mi obbligava ad usare la canna da quattro metri. Ad ogni manciata di esca, vedevo … Continua a leggere
Sugli scogli 14. Il curioso
di Nello De Pascalis Per tenermi lontano dalla litoranea e dai soliti curiosi, avevo attraversato quel tratto di scogliera in pendio, lungo e accidentato. Ero laggiù, col mare unico interlocutore. Riponevo il pescato in un secchio di plastica, quando … Continua a leggere
Sugli scogli 13. Piscina ammorbata
di Nello De Pascalis Si erano appena diradate le ombre della notte quando partimmo per Castro. C’era anche il piccolo Nevio, tirato giù dal letto a fatica. A luce fatta, eravamo sullo spiazzo antistante la scaletta che porta verso … Continua a leggere
Sugli scogli 12. Una persona corretta
di Nello De Pascalis Non lo conoscevo di persona, ma ne avevo sentito parlare. Correva voce che pescasse occhiate di fronte al suo bar, in Santa Caterina di Nardò. Esagerando, qualcuno diceva che lo facesse da sopra il muretto … Continua a leggere