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Archivi tag: Antonio Prete
Continuavi a morire
di Antonio Prete Scendevi piano nella morte, e la parola t’era un velo d’aria. scendevi piano nella cisterna del mondo, la tua vita era il disegno del vuoto nella rete distesa sulla scogliera al sole. . Continuavi a morire, le … Continua a leggere
Nel paese delle fonti
di Antonio Prete Così sei diventata come colei ch’io mai ho conosciuto. Batte il tuo cuore in ogni dove, abiti nel paese delle fonti, . dove nessuna bocca mai s’abbevera, dove le ombre hanno per confine il nulla, lo zampillio … Continua a leggere
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Vigilia
di Antonio Prete Ascolta il silenzio di una sedia, diceva, e il battito dell’ora che sospinge il niente verso il niente. Negli occhi del cane segui le ombre del dubbio e i lampi del ricordo. Decifra le frasi che il … Continua a leggere
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Ancora un segno
di Antonio Prete Se un mattino ti scorgessi nube o lampo di là dal confine oppure sillaba di fuoco nella tela del giorno, se un geroglifico tu fossi inciso sull’ardesia dei pensieri, cercando il disegno di quel che non accadde … Continua a leggere
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Azzurro, nero
di Antonio Prete I solchi nella terra rossa tra gli ulivi, la lucertola che guizza tra la pietra e il cardo, il garrulo parlottare della gazza, il cane Alì che segue i tuoi passi. E tutto quell’azzurro che s’affonda sopra … Continua a leggere
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Lontananza
di Antonio Prete Il vento ha svuotato le sillabe del tuo nome, non ha contorni il ricordo, e di me non sai nulla, anch’io sono per te la lontananza che non ha occhi né mani, sono il vuoto di una … Continua a leggere
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Amelia Rosselli: “o mio fiato che corri lungo le sponde”
di Antonio Prete È il primo verso di una poesia che appartiene a Variazioni Belliche, scritta nel 1959 (l’edizione dell’intera raccolta è del 1964). Ecco il testo intero: o mio fiato che corri lungo le spondedove l’infinito mare congiunge braccio di … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura, Scritti critici di Antonio Prete
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Il respiro
di Antonio Prete La trovai molti anni fa in riva al mare. Ha forma di figura umana, il capo chino sopra il petto e le braccia a cerchio intorno, come a proteggere gli occhi dalla luce. Così raccolta in se … Continua a leggere
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Sulla scogliera il tempo è sferza d’acqua
di Antonio Prete Sulla scogliera il tempo è sferza d’acqua, amore d’acqua che sbalza le forme, azzurro che deflagra penetrando. . Miriadi di respiri negli anfratti. . La luce fruga labirinti, guizza in trasparenze che abbracciano il cielo. . Nella … Continua a leggere
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Lo stesso respiro
di Antonio Prete L’automne est au cœur des saisons. (Edmond Jabès) Le voci nella sera, sulla strada, le seggiole di paglia intorno all’uscio, il complotto chiassoso dei bambini alla luce velata del lampione, . e le lune sull’orto … Continua a leggere
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Torre sveva 2. Estate, prima di sera
di Antonio Prete Di là dal muro, il cielo che due uccelli solcano, neri, in compagnia. E la luna, bianca, che attende d’accendersi. Voci di cani, suoni dalla strada. La luce richiude il suo ventaglio già inombrato. . L’impeto … Continua a leggere
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Il dolore
di Antonio Prete Il bianco che circonda gli annunci in bacheca, il bianco che spalanca il corridoio su un altro irredimibile bianco, è questa fuga e morsa, questo velo di trafitta trasparenza che stringe i pensieri intorno a un punto, … Continua a leggere
Nuda come una nuvola
di Antonio Prete Nuda come una nuvola, muovevi verso il bacio con un passo d’acrobata, assorta, e il riso della pelle t’era mantello e fuoco. Del celeste rito torna talvolta un lampo, e si dischiude la festa del tepore … Continua a leggere
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Taccuino estivo 8. Dietro il paesaggio
di Antonio Prete Sugli ultimi fogli di questo taccuino estivo voglio dire non più dei luoghi, ma di una domanda che, mentre siamo intenti a osservare un paesaggio, o quando camminiamo in una città o su un sentiero, ci può … Continua a leggere
Taccuino estivo 7. Geografia interiore
di Antonio Prete La geografia interiore ha mappe con toponimi intorno ai quali si levano paesaggi astratti, fatti di pochi elementi, sopravvissuti all’oblio: una linea di mare, la curva di una collina, una stanza disadorna, una strada con figure prive … Continua a leggere
Taccuino estivo 6. Casole d’ Otranto
di Antonio Prete Quel vortice di accadimenti e di voci, di presenze e di mutazioni che chiamiamo storia allo stesso tempo mette in opera sparizioni e lascia visibili tracce. Quando penso a Otranto e alla sua costa, i due movimenti … Continua a leggere
Taccuino estivo 5. Paesaggio
di Antonio Prete Nella macchia, dove l’intrico di cardi spinosi, di lentischi, di mortelle cominciava a diradarsi, si apriva una radura rigata da un rivolo d’acqua azzurrino. Ho seguito, le spalle alla scogliera marina, il piccolo corso d’acqua fino a … Continua a leggere
Verso l’eclisse dell’esclamativo?
di Antonio Prete L’esclamativo: un’asticella che sovrasta un punto. Un segno che raccoglie, di volta in volta, un sentimento: lo stupore, il grido, il richiamo, la minaccia, l’avvertimento, la scoperta, l’annuncio, l’ingiunzione, la paura, l’incantamento, l’esortazione, la sorpresa. E questo … Continua a leggere
Taccuino estivo 4. Tra Torre dell’Alto e Torre Sant’Isidoro
di Antonio Prete Sono nato in un paese non lontano dal mare, e forse per questo nelle città in cui con più frequenza mi è accaduto di abitare – Milano, Parigi, Siena – ho sempre avvertito l’assenza di una riva marina, … Continua a leggere