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- Antonio Errico, Due camere e cucina
- Perché occorre andare a votare al referendum dell’8 e 9 giugno
- Conferenze sull’anfiteatro di Lecce a cura del Professor Francesco D’Andria
- Nell’Archivio di Michele Saponaro 7. Ada Negri e la «Rivista d’Italia» attraverso le lettere a Saponaro (Parte seconda)
- Presentazione di Nico Mauro, Ti parlo con il pane – Galatone, 7 giugno 2025
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Archivi categoria: Prosa
Chi ha detto Svizzera?
di Paolo Vincenti Che incantevole paese, la Svizzera. Un paese quasi interamente ricoperto di montagne, con poche risorse naturali ma ricchissimo, in rapporto al numero di abitanti. “Con chi confina la Svizzera?”, ci chiedevano a scuola. E noi: “la Svizzera … Continua a leggere
Curiosità
di Paolo Vincenti “Sono già via scrivo da questo mare, sono già via non si farà legare l’anima mia fatta di roccia più dura perché l’anima è un concetto senza età senza famiglia né bandiera” (Ulisse– Enrico Ruggeri) Che cos’è … Continua a leggere
Il valore dell’arte e quello dei soldi
di Gigi Montonato Su cosa sia l’arte si discute da sempre, è una delle discussioni più ricorrenti e appassionanti di ogni tempo. Nei manuali scolastici di filosofia vengono proposti all’uopo due riferimenti fondativi, Platone e Aristotile. Uno diceva che l’arte … Continua a leggere
Il Festival di Sanremo e il gesto disperato di Luigi Tenco
di Antonio Errico Quando cominciò era il principio degli anni Cinquanta. C’erano ancora le macerie della guerra. Presentava Nunzio Filogamo: cari amici vicini e lontani. Vinse Nilla Pizzi che cantava così: “Grazie dei fior. Fra tutti gli altri li ho … Continua a leggere
Abbasso il mare
di Paolo Vincenti “È stato un temporale pigro e passeggero e il sole è su che brucia in cielo, sulle tegole ma non avevo visto mai un arcobaleno essere centrato in pieno da una rondine come un lampione che si … Continua a leggere
Quell’estate della vita in cui si diventa grandi
di Antonio Errico Quando raccontava questa storia aveva quarant’anni. Da ventidue sognava con una frequenza costante, quasi una volta al mese, quel tema da fare su Pirandello e i significati delle sue maschere. Che cosa significassero le maschere per Pirandello … Continua a leggere
Dove (where)?
di Paolo Vincenti “Ultimamente, i termini britannici vanno per la maggiore, vocaboli come yes, okkey, rapunzel, brunch, waterclòs sono sempre più utilizzati da coloro (color) che (that) pur essendo (too being) italiani (italians) vogliono (want) darsi (give themselves) un (one) … Continua a leggere
Barocco leccese (quattro prose)
di Antonio Devicienti GIUSEPPE ZÍMBALO È un’idea di spazio, un salire lungo tese tele (ma di pietra) da ricamare a scalpello. Ricamavano le donne nelle loro case lenzuola e biancheria fiori putti e ninfe a rincorrersi sopra candide stoffe. (Forse … Continua a leggere
Pasifae e la vacca dedalica
di Gianluca Virgilio “Nel mito di Pasifae, la donna che si fa costruire da Dedalo una vacca artificiale per potersi accoppiare con un toro, è lecito vedere un paradigma della tecnologia. La tecnica appare in questa prospettiva come il dispositivo … Continua a leggere
A proposito di vecchiaia
di Paolo Vincenti “Compa’, la vecchiaia è una brutta bestia”, ripeteva sempre mio nonno Uccio e si era in tempi in cui i vecchi erano ancora vecchi. Gli anziani cioè dimostravano anche nel fisico il peso dei loro anni ed … Continua a leggere
Quei cantautori che raccontano le stagioni della nostra vita
di Antonio Errico Calava un’afa che ristagnava l’aria, una sera del mese di giugno del Duemilauno. Francesco Guccini si era avventurato in Salento, da Pàvana a Serrano, per ritirare il premio “L’olio della poesia”. Si andava per i vicoli di … Continua a leggere
Arbeit macht frei
di Paolo Vincenti Arbeit macht frei, come la scritta che campeggia all’entrata del campo di sterminio di Auschwitz, diventata iconica nell’immaginario popolare, emblematica della bestialità umana. Che beffarda ironia, suscitata dal contrasto fra il significato della frase, “Il lavoro ti … Continua a leggere
Il laureato, Totò e il Sessantotto che cambiò ogni cosa
di Antonio Errico Quando una sera d’inverno che hai diciott’anni esci dal cinema gelido di un paese di provincia dopo aver visto, per non saper che fare, “Il laureato”, non sai più distinguere se il mondo reale sia quello con … Continua a leggere
All’ombra delle lettere in fiore…
di Antonio Prete per Gérard Macé Le sibilanti vestivano la voce di mia madre, erano le gemme della sua collana. Pali luminosi per l’altalena delle vocali : un frusciare di venti, e il racconto era la vela nel … Continua a leggere
Pubblicato in Poesia, Prosa, Se la pietra fiorisce di Antonio Prete
Contrassegnato Antonio Prete
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Fototessere
di Paolo Vincenti Da vecchi cassetti polverosi salta fuori una mia fototessera scattata in una cabina londinese in un viaggio di troppi anni fa. Ero poco più che un adolescente alla scoperta del mondo e infatti il mio sguardo allucinato, nello … Continua a leggere
Ipocrisia linguistica
di Pietro Giannini Secondo Isidoro di Siviglia “il nome…è ciò che rende noti gli oggetti e le cose”. Possiamo dire che il nome è la carta di identità dell’oggetto che esso designa. Perciò se vogliamo cambiare l’identità degli oggetti basta … Continua a leggere
Paolo Villaggio e Massimo Troisi maschere di come siamo stati
di Antonio Errico Maschere del loro tempo. Maschere di una certa strana Italia, un po’ vera e un po’ immaginaria: quella degli anni che vanno dalla fine dei Sessanta alla metà dei Novanta. Maschere di vizi innocenti e nessuna virtù. … Continua a leggere
Napoli: oro e rame rosso
di Paolo Vincenti Daniela Di Maggio pare sconcertata per lo sconto di pena concesso all’assassino di suo figlio, Giovan Battista Cutolo, per gli amici “Giogiò”, valente musicista napoletano ucciso a soli 24 anni con tre colpi di pistola in pieno … Continua a leggere
Mondiali 1970. Pelé prodigio di vento e quel silenzio triste
di Antonio Errico Il 21 giugno del Settanta, alla fine di Italia- Brasile, Tarcisio Burgnich, il mastino che lo aveva marcato, disse così: prima della partita mi ripetevo che era di carne e ossa come chiunque, ma mi sbagliavo. Edson … Continua a leggere
Parolai
di Paolo Vincenti All’ennesima riunione di lavoro, l’altra sera, non sono riuscito a trattenere un moto di stizza e sono uscito dall’aula abbandonando gli astanti coi quali la mattina dopo mi sono prontamente scusato addebitando allo stress accumulato negli ultimi tempi … Continua a leggere