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- Manco p’a capa 241. La stupidità dell’homo sapiens
- I resti di Babele 20. Salvatore Cosentino, quando il teatro è corpo a corpo con l’idea
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- Il Messico di Sheinbaum sempre più lontano dalla Spagna di Felipe VI
- La festa, le traslazioni e le ricognizioni della Lingua di S. Antonio in Padova
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- Una preziosa registrazione dialettale salentina del 1914
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- Presentazione di Paolo Vincenti, Donne di potere nell’Alto Medioevo – Copertino, 21 febbraio 2025
- Una mostra d’arte: Verso le avanguardie. Gli anni del Futurismo in Puglia 1909/1944 (Seconda parte)
- Noterellando… Costume e malcostume 32. Casa mia. Elogio del provincialismo
Archivi categoria: Prosa
Voltagabbana
di Paolo Vincenti “Per il galletto sulla torre ogni vento è buono”. Proprio come i galletti segnavento che ancora vediamo sulle terrazze di alcune abitazioni, i voltagabbana seguono il vento che tira e si comportano di conseguenza. Essi cambiano la … Continua a leggere
Baiadere in Gennaio
di Paolo Vincenti Scennaru ssuttu se ccoje tuttu, secondo il detto popolare salentino. Ma questo gennaio, come del resto tutti gli altri mesi, è infestato da un insopportabile scirocco sicché il vento umido credo favorisca ben poco la raccolta (allora, … Continua a leggere
I resti di Babele 17. Vittore Fiore l’interprete del Sud e dell’Europa
di Antonio Errico Il 21 febbraio del Novantanove, a Capurso, moriva Vittore Fiore: pochi giorni dopo il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri, del vitalizio previsto dalla legge Bacchelli, attribuito a personalità che onorano la patria in diversi settori. … Continua a leggere
Rosanna Verter e la storia di Galatina
di Paolo Vincenti La memoria del passato, la difesa delle sue testimonianze, la sensibilizzazione e la rivalutazione delle bellezze artistiche, architettoniche, monumentali, il rispetto dei luoghi, il senso della sacralità delle antiche vestigia, il dovere morale di preservarle dall’incuria, dal … Continua a leggere
Il busillis
di Paolo Vincenti Con l’associazione socio-culturale di cui sono membro, assisto ad una funzione religiosa insieme ad un amico che mi ha accompagnato. La funzione religiosa giunge a coronamento di una cerimonia di consegna di abiti usati ed altro materiale … Continua a leggere
Brutta gente
di Paolo Vincenti A volte capita di incontrare quelle persone che si credono forti ma sono solo dei poveracci o peggio sono “forti coi deboli e deboli coi forti”, secondo il noto detto popolare. Sono dei cani, vili coi lupi, … Continua a leggere
I resti di Babele 14. La cultura della sensibilità per interpretare il reale
di Antonio Errico C’erano una volta contadini che non avevano fatto alcuna scuola ma che avevano una sensibilità amorosa verso un albero di ulivo. Lo crescevano. Lo accudivano. Si spera che ce ne siano ancora. Poi i tempi sono cambiati … Continua a leggere
Cornuto!
di Paolo Vincenti Rileggendo un articolo su “San Martino e la festa dei cornuti”, scritto molti anni fa, si è destata in me la malsana curiosità di approfondire l’origine della singolare associazione corna-adulterio, animale cornuto-marito tradito. Si tratta di una … Continua a leggere
Non nel mio nome
di Paolo Vincenti Pace: una parola troppo invocata per non rischiare di restare nel mondo dei sogni, al più nella testa degli illusi o negli slogan dei manifestanti. Il Medio Oriente è di nuovo come sempre in fiamme. In Italia … Continua a leggere
Per una critica della ragione militare
di Antonio Prete Nelle guerre in corso l’orrore, giorno dopo giorno, è addomesticato, reso tollerabile perché evocato come notizia tra le notizie, come accadimento quotidiano e usuale: la stessa parola guerra finirà con essere rubricata accanto a voci come borsa, … Continua a leggere
I resti di babele 12. Il primato dell’essere umano nelle certezze dell’infinito
di Antonio Errico L’Infinito che si manifesta nella luce di una tela di Caravaggio o nei colori della notte stellata di Van Gogh, la tecnologia non ce lo può dare. Quell’Infinito è una condizione che appartiene all’arte custodita dalle mani, … Continua a leggere
I resti di Babele 11. La consapevolezza del passato contro la civiltà smemorata
di Antonio Errico Si racconta che una volta un giovane musicista sottopose a Gioacchino Rossini una composizione, chiedendo al maestro la sua valutazione illuminata. Rossini rispose che c’è del nuovo e c’è del bello, ma ciò che è nuovo non … Continua a leggere
Chi ha detto Svizzera?
di Paolo Vincenti Che incantevole paese, la Svizzera. Un paese quasi interamente ricoperto di montagne, con poche risorse naturali ma ricchissimo, in rapporto al numero di abitanti. “Con chi confina la Svizzera?”, ci chiedevano a scuola. E noi: “la Svizzera … Continua a leggere
Curiosità
di Paolo Vincenti “Sono già via scrivo da questo mare, sono già via non si farà legare l’anima mia fatta di roccia più dura perché l’anima è un concetto senza età senza famiglia né bandiera” (Ulisse– Enrico Ruggeri) Che cos’è … Continua a leggere
Il valore dell’arte e quello dei soldi
di Gigi Montonato Su cosa sia l’arte si discute da sempre, è una delle discussioni più ricorrenti e appassionanti di ogni tempo. Nei manuali scolastici di filosofia vengono proposti all’uopo due riferimenti fondativi, Platone e Aristotile. Uno diceva che l’arte … Continua a leggere
Il Festival di Sanremo e il gesto disperato di Luigi Tenco
di Antonio Errico Quando cominciò era il principio degli anni Cinquanta. C’erano ancora le macerie della guerra. Presentava Nunzio Filogamo: cari amici vicini e lontani. Vinse Nilla Pizzi che cantava così: “Grazie dei fior. Fra tutti gli altri li ho … Continua a leggere
Abbasso il mare
di Paolo Vincenti “È stato un temporale pigro e passeggero e il sole è su che brucia in cielo, sulle tegole ma non avevo visto mai un arcobaleno essere centrato in pieno da una rondine come un lampione che si … Continua a leggere
Quell’estate della vita in cui si diventa grandi
di Antonio Errico Quando raccontava questa storia aveva quarant’anni. Da ventidue sognava con una frequenza costante, quasi una volta al mese, quel tema da fare su Pirandello e i significati delle sue maschere. Che cosa significassero le maschere per Pirandello … Continua a leggere
Dove (where)?
di Paolo Vincenti “Ultimamente, i termini britannici vanno per la maggiore, vocaboli come yes, okkey, rapunzel, brunch, waterclòs sono sempre più utilizzati da coloro (color) che (that) pur essendo (too being) italiani (italians) vogliono (want) darsi (give themselves) un (one) … Continua a leggere
Barocco leccese (quattro prose)
di Antonio Devicienti GIUSEPPE ZÍMBALO È un’idea di spazio, un salire lungo tese tele (ma di pietra) da ricamare a scalpello. Ricamavano le donne nelle loro case lenzuola e biancheria fiori putti e ninfe a rincorrersi sopra candide stoffe. (Forse … Continua a leggere