Archivi categoria: Poesia

Di là dalla cornice

di Antonio Prete La sedia dal terrazzo guarda il lago, vuota, assorta. Plana un gabbiano nell’ombra, risale un altro alla luce rigando il cielo. Sullo specchio un addio di colori. Intorno il cerchio dei monti affonda piano nella sera. . … Continua a leggere

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L’anima della terra

di Antonio Prete Una tristezza mi prendeva nella notte: sentivo, inquieti,  i miei passi che battevano la terra. . Una stretta al cuore sentirsi camminare la notte sulla terra, sulla terra che dorme, contratta nella sua nudità. Ogni passo, una … Continua a leggere

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Sugli scogli 32. Marina di Andrano

di Nello De Pascalis Irrompe un fremito nella bonaccia di questa mia vita: marina di Andrano, quel giorno, la voglia di debordare sul ciglio del mare. Aba, Aba, quante fughe snoda il tuo ricordo!

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Canal Grande

di Antonio Prete Quella volta che l’uomo del vaporetto ti lasciò sull’imbarcadero separandoti da noi, la luce moriva sulle acque, e i tuoi figli, poi, a cercarti in tutta quella folla del week-end di novembre, i palazzi sul Canal Grande … Continua a leggere

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Taccuino di traduzioni 20. Torso arcaico di Apollo (Rainer Maria Rilke)

di Antonio Devicienti Archaischer Torso Apollos Wir kannten nicht sein unerhörtes Haupt, darin die Augenäpfel reiften. Aber sein Torso glüht noch wie ein Kandelaber, in dem sein Schauen, nur zurückgeschraubt, sich hält und glänzt. Sonst könnte nicht der Bug der … Continua a leggere

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Il viaggio notturno

di Antonio Prete Nubi di madreperla trascorrono sulla luna. L’abbaglio arancio dell’alone cerchia la nuda viatrice nell’oceano notturno. . Disseccate paludi :  ogni ruga di silicio un desiderio imploso, ogni grano di polvere una pena dell’ uomo. . Implacabile fuga … Continua a leggere

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L’apparire e la ripetizione

di Antonio Prete  Le dieci di sera, la luce di metà giugno indugia sulla Senna, il cielo di là dalle nuvole è  chiaro, altre nuvole in fuga sopraggiungono, lampi d’argento laggiù, dove la cupola del Grand Palais traspare in mezzo … Continua a leggere

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Ulìa ‘bballu cu ttie

di Giuseppe Greco Ulìa ‘bballu cu ttie ‘na vèspara ‘na sira ‘na pizzicheddhra ripa ripa ‘mmare cu llu silenziu tuttu intr’a ‘nna fiata             Nu stianu russu mentru ‘ssutta ‘i peti ‘na camicetta janca rricamata                                te pizzu trapanata te luce … Continua a leggere

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Sugli scogli 31. Sul mare

di Nello De Pascalis Ti condurrei ove palpo l’umana finitudine e tutto vibra; là, teso mi perdo e non v’è picco, né specola, per mirare l’universo che miro. O, misteri dell’abisso, e tu, mente, che rimani desta! Scorrono equità represse, … Continua a leggere

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Imitazione

di Antonio Prete Salgono parole di là dal giardino. Ombre in cammino, due per volta. E’ la preghiera della scolta che accompagna la sera. . Sull’acqua nera  il suono di una voce. Un uccello s’allontana in un suo solco oscuro. … Continua a leggere

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Sugli scogli 30. Eleggo il mare

di Nello De Pascalis … e masnade e ciarle e vie melmose ove figure muffe sguazzano; e gonzi avari d’impeti, codardi e ciechi, e poi viltà e parvenze: tutto mi ripugna, indi lascio, eleggo il mare a mio confino e … Continua a leggere

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A Grossman

di Pietro Giannini Il 4 febbraio La Repubblica ha pubblicato una poesia di Grossman scritta a proposito delle operazioni di Israele nella Striscia di Gaza. Nell’intervista che la accompagna lo scrittore israeliano esprime il proprio sgomento per la situazione che … Continua a leggere

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Sera d’aprile a Milano

di Antonio Prete Una mezzaluna velata su piazza Vesuvio. E una panchina stordita dal sonno. Nelle voci che attendono l’autobus suoni di una lingua che ha l’abbaglio improvviso del deserto nelle sillabe. . Il cielo è chiuso in una sua … Continua a leggere

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Sugli scogli 29. Oltre il mare

di Nello De Pascalis Quante ore sul mare! Io e il mare, al buio o a luce fatta, in una specie di dipendenza cui è difficile negarsi; così lo vivo, lo scruto, e se pure sciaborda lieve lieve, il mio … Continua a leggere

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Discesa della sera

di Antonio Prete Le foglie erano già scure, al crepuscolo. Il cielo si ritirava nei suoi labirinti d’ombre, quando il grido della gazza, improvviso, e il frusciare dei rami e il volo fermarono per un istante il gocciolare lento della … Continua a leggere

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Sugli scogli 28. Appena, appena

di Nello De Pascalis Dov’è quel trio che nel pieno della notte andava “…legno sanza vele e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti…? Ho perso sodali cari e penso: sulle tue rive, mare, ove non pochi … Continua a leggere

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Geometria del visibile

di Antonio Prete Il rovescio abbrunito delle foglie nelle mani del vento. Il velluto del fiore spalancato. . In mezzo ai rami della magnolia la curva, lontana, dei cipressi e il dorso verdescuro su cui poggiano le nuvole. Geometria del … Continua a leggere

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Sugli scogli 27. Calma piatta

di Nello De Pascalis Corpi divorati dalla noia non hanno onde da cavalcare, né vele. È calma piatta, qui, è cecità: un venir meno alle urgenze. Un chiodo fisso: se si alza il vento che sia tornado, tempesta e assalto … Continua a leggere

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Taccuino di traduzioni 16. Philippe Jaccottet

di Antonio Devicienti Plus aucun souffle. Comme quand le vent du matin a eu raison de la dernière bougie. Il y a en nous un si profond silence qu’une comète en route vers la nuit des filles de nos filles, … Continua a leggere

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Site transitoire

di Antonio Prete                                       a Jean-Paul Philippe Dove l’onda di creta trascolora rugosa e s’abbrunisce sul crinale difeso dalla linea dei cipressi, dove un resto di dolcezza trascorre sulla pelle arida d’un giallo perso nel verde settembrino,                                         il tuo … Continua a leggere

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