Archivi categoria: Poesia

To’ francate

di Giuseppe Greco To’ francate te pasta to’ francate te luna to’ francate te celu             pe’ ttie             ca cusi scusi sciurnate                        ‘mpise a llu jaggiu comu sira ‘llucisciuta a lle stelle to’ francate te luce intr’a luce … Continua a leggere

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L’una e l’altra vista

di Antonio Prete Versa il rosa nel platino, l’aurora. Poi nel celeste si dissipa il giorno. E la luce del meriggio riaccende nella pietra il respiro. . Nella spenta trasparenza s’inombrano le piante. Si scurisce l’arabesco dei larici nel brividio … Continua a leggere

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Sugli scogli 24. Poesie 2. Lasciatemi qui, sul mare

di Nello De Pascalis Ho sfidato il vento e i giorni della merla, tuttora apro sentieri sulla costa e vi sverno. Lasciatemi qui, sul mare, ove i profumi della notte mi stordiscono e il godimento è pieno. Del mio paese, … Continua a leggere

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Triangolo

di Antonio Prete Il tempo  sta nella nostra mente – si percepisce in essa –  come disposto in tre cerchi. In uno c’è tutto quello che il ricordo salva dal naufragio: volti,  profili di città, paesaggi. Nell’altro sta, velato, quel … Continua a leggere

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All’ombra delle lettere in fiore…

di Antonio Prete                                                                          per Gérard Macé                Le sibilanti vestivano la voce di mia madre, erano le gemme della sua collana. Pali luminosi per l’altalena delle vocali : un frusciare di venti, e il racconto era la vela nel … Continua a leggere

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Pioggia

di Antonio Prete Sotto il velo della pioggia le piante piegano foglie, spengono pensieri. . Si rifugiano i nomi nell’opaca eguaglianza delle forme, e la malva, il tarassaco, il topinambur, il papavero s’infogliano  in un unico verde flagellato dalla musica … Continua a leggere

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Sugli scogli 23. Poesie 1. Tempo corsaro

di Nello De Pascalis Mare agitato, la costa scompare e riaffiora come pensiero fluttuante. Cammino, evocando il suo volto, questuo la sua presenza: può succedere – dico – l’incontro può ripetersi. Vanità dell’essere: pure le ore hanno luce breve nell’ottobre … Continua a leggere

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A un amico scomparso

di Antonio Prete Quello che ti mancò d’anni, di viaggi, di stelle alla finestra, quello che ti mancò di giorni srotolati nelle strade o nel silenzio dolce dei pensieri, quello che ti mancò di lune immobili sopra le torri, di … Continua a leggere

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Variazione da Char

di Antonio Prete Sul sentiero, la prossimità a un filo d’acqua piovana, a un rigagnolo che è privo di sorgente, privo d’approdo, e va e viene solo, a tratti risucchiato dal terriccio, sbalzato  qualche volta dalla pietra. . Sul sentiero, … Continua a leggere

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Imitazione

di Antonio Prete Dalla finestra pioggia di  pallida luce su versi che non hanno compimento. Volteggiano parvenze : i fantasmi di  quel che non accadde. Ora levano le loro bandiere : tempocenere intorno, sparizione. . Sotto la pioggia di pallida … Continua a leggere

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Traduzioni 5. Da August von Platen

di Antonio Devicienti August von Platen (Ansbach, 1796 – Siracusa, 1835) visse quasi ininterrottamente a partire dal 1824 in Italia, soprattutto tra Roma e Napoli; giunse per la prima volta a Venezia nel 1824 e l’anno successivo naquero i Sonetti … Continua a leggere

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Traduzioni 4. Da Theodor Storm

di Antonio Devicienti Esiste una regione nell’estremo Nord della Germania la cui storia e il cui paesaggio posseggono peculiarità oltremodo interessanti e affascinanti: lo Schleswig-Holstein. Il nome e l’opera (sia narrativa che poetica) di Theodor Storm (Husum, 1817 – Hademarschen, … Continua a leggere

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C’è qualcosa di là dalla parola

di Antonio Prete C’è qualcosa di là dalla parola disadorna o sontuosa, oltre il silenzio o la festa del suono, c’è qualcosa di là dal turbamento o dall’aspra atonia, qualcosa che come luce nel vetro trapassa e dissipa l’ombra del … Continua a leggere

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Traduzioni 3. Da Karoline von Günderrode

di Antonio Devicienti Karoline von Günderrode (Karlsruhe, 1780 – Winkel, 1806), figura d’intellettuale emancipata e appassionata, discendeva da una famiglia d’antica nobiltà dell’Assia caduta in miseria e studiò in un istituto femminile le cui regole le andarono subito strette; Karoline … Continua a leggere

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Traduzioni 2. Da Luis de Góngora y Argote

di Antonio Devicienti Luis de Góngora y Argote (Cordova 1561, ivi 1627) incarna uno dei vertici del Barocco e di tutta la poesia occidentale; la sua geniale sensibilità per i valori lessicali e sonori, il gusto per una sintassi concepita … Continua a leggere

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Quel che è perduto

di Antonio Prete È forse ancora qui, lungo le strade percorse dai tram, nel pulviscolo che sale dai viali e fa opaca l’aria, quel nostro antico discorrere d’amore.  È forse ancora qui, parvenza e gelo, quell’ amarsi, silenziosi, sul terrazzo, … Continua a leggere

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Le mute cose

di Antonio Prete                                      Poetry is the subject of the poem                                       (W. Stevens, The Man with the Blue Guitar) Se le cose riposano nell’essere, è dalle loro parvenze che muovono le forme e prende suono il verso, è il … Continua a leggere

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Le anime innocenti di Gaza

di Maurizio Nocera

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Sul silenzio

di Antonio Prete Congiungere l’alfabeto e il moto delle stelle, nel cuore della sillaba avvertire il battito del tempo che si curva nell’irreversibile, scorgere nel cristallo della parola il lampo dell’accadere e il suo vanire. . E’ questo il sogno … Continua a leggere

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Gaza la martire

di Maurizio Nocera

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