di Antonio Prete
nel ricordo di Edmond Jabès
.
E’ carico di diamanti il mattino,
la notte è spoglia d’ogni bene, solo
la povertà le appartiene.
.
Il sole è ostaggio della sua abbagliante
profondità, dicevi. E’ l’ombra
che ci mostra il cammino.
.
Il Nome, una favilla nella cenere.
Sarcofago del silenzio è il cielo.
.
Dalla luce sepolta nella pietra
traevi un lampo per la parola.
Al vento che sferzava le dune
chiedevi il suono della lettera perduta.
.
L’inizio è miraggio dell’inizio,
il bianco è promessa di sapere.