Un cardo

di Antonio Prete

Un cardo, il fiore rosso nella macchia,

sotto un cielo soltanto suo, il suon

del mare dietro la duna, i miei passi

nella luce che piano si spegneva.

.

Evidenza nel vuoto, nell’istante

che punge il vuoto : niente, nel ricordo,

gli è intorno, non foreste, non bisbigli

di uccelli. Il cardo, nel ricordo, è solo,

con il suo fiore rosso nella luce

del crepuscolo marino. 

                                        .

                                                 Che cosa

univa quello sguardo al fiore rosso,

i petali screziati alla radice?

Che cosa unisce il  cardo alla parola

che ora lo dice? 

                     .

                               Suono senza vento,                                  

argine del silenzio, il cardo è qui,

con il suo rosso: un fiore di sillabe,

solo, dentro il giardino della lingua.

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