di Rosario Coluccia
Alcune settimane fa è circolata in rete una petizione, indirizzata alla ministra Azzolina in occasione dei rientro in classe, che tocca un argomento a prima vista marginale: “Promuoviamo la bellezza della scrittura a mano“, si intitola la petizione. I promotori partono da una considerazione pratica, quella della configurazione dei nuovi banchi monoposto di cui le scuole si sono dotate quest’anno. I nuovi banchi sono di dimensioni ridotte per occupare meno spazio e anche per favorire l’utilizzo di pc e di tablet. Qui può annidarsi un rischio. “Pur ritenendo che il processo di digitalizzazione della Scuola italiana, e più in generale del Paese, sia indispensabile, siamo assolutamente convinti che la scrittura a mano dei nostri studenti debba essere, nella sua straordinaria bellezza, stimolata il più possibile.È scientificamente provato, infatti, che la scrittura a mano, soprattutto in corsivo, produca enormi benefici per lo sviluppo cognitivo nell’età dell’infanzia perché accende nel bambino aree del cervello deputate al pensiero, al linguaggio, alla manualità e alla memoria”. Per concludere: “Chiediamo per questo al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e agli insegnanti di ogni ordine e grado della Scuola pubblica e privata italiana il massimo impegno affinché l’utilizzo della scrittura a mano sia promosso, favorito e incoraggiato”.