di Ferdinando Boero
Trump è un cialtrone, diventato presidente degli USA con il voto determinante degli operai, che non sono cialtroni. Bossi è un cialtrone, chiamato in giudizio e poi prescritto per i 48 milioni rubati dalla Lega, ma è riuscito ad attirare verso la Lega i voti degli operai che, un tempo, votavano a sinistra. C’è qualcosa che la sinistra italiana e i democratici USA non hanno capito, e che ha lasciato spazio ai cialtroni, diventati la speranza dei più deboli, dei non garantiti. Quando il tuo punto di riferimento ti volta le spalle, ti rivolgi altrove. Trump ha proposto agli operai una ricetta semplice che, purtroppo, i liberal non hanno proposto.
Le industrie americane chiudono gli impianti di produzione e li spostano in paesi dove la manodopera costa meno, e ci sono norme più permissive in termini di ambiente, sicurezza e molto altro. Direzione, proprietà e progettazione restano in USA, la produzione se ne va. Oppure gli immigrati vengono assunti al posto dei “nativi”: costano meno, non sono sindacalizzati, li puoi ricattare. Gli operai sono tanti, e votano. Hillary Clinton è più vicina ai manager e ai tecnici di alto livello, non ha proposte per gli operai. Trump sì. Promette di alzare le tasse a chi porta la produzione all’estero, vanificando i vantaggi della delocalizzazioni. E muove guerra agli immigrati. La ricetta è allettante, e in alcuni casi ha persino funzionato. Ma non abbastanza. E il consenso guadagnato se n’è andato.