di Ferdinando Boero
La Lombardia dichiara guerra ai piccioni e agli storni perché provocano danni all’agricoltura, dalle coltivazioni all’allevamento del bestiame. Per ridurre il numero di voltatili sono state reclutate centinaia di cacciatori e si è approntato un protocollo di abbattimento che prevede il numero di capi da prelevare e le zone in cui attuare il prelievo. Anche se i volatili sono percepiti come animali più “nobili” rispetto ai ratti, per i quali nessuno si impietosisce, quando le loro popolazioni sono troppo numerose la loro presenza può produrre effetti negativi sulle nostre attività. Le rondini mangiano insetti e sono una benedizione, ma piccioni e storni hanno diete che interferiscono con le nostre aspettative. Pur nutrendo molta simpatia per gli animali, non me la sento di dire che sia giusto che mandino in rovina gli agricoltori. Anche la loro presenza in città causa non pochi problemi e non sono solo queste due specie a “darci fastidio”. I gabbiani in città stanno diventando sempre più prepotenti. I cinghiali si stanno appropriando di territori tipicamente cittadini e c’è già scappato qualche morto. Come si è arrivati a questo?
Abbiamo semplificato moltissimo l’ambiente, e abbiamo eradicato prima di tutto i predatori che tengono sotto controllo le popolazioni di specie che, altrimenti, diventerebbero troppo numerose. Si tratta di “equilibri” oramai perduti. Gli animali si adattano a nuove situazioni e colgono le opportunità, come stanno facendo i gabbiani che, da uccelli marini, stanno diventando uccelli di città. Pensare di reintrodurre i predatori può essere una soluzione, e mi viene in mente il lupo per i grossi vertebrati. Ma l’uso del territorio è talmente “denso” che, alla fine, ci danno fastidio anche i predatori. Reintroduciamo gli orsi e poi ci lamentiamo se si comportano da orsi. La pesca eccessiva ha ridotto drasticamente le popolazioni ittiche e i delfini che mangiano pesci hanno imparato a prenderli dai loro competitori: noi. I pescatori sono imbufaliti perché i delfini prendono i pesci dalle reti, causando danni notevoli alla pesca. La stessa cosa facevano le foche, quando c’erano. Arriveremo a parlare di de-delfinizzazione? La risposta è no, ma questo significa che ci sono animali che meritano di essere difesi, anche se causano danni, e altri che è giusto uccidere?