di Salvatore Palese
Or è un anno che André Jacob, illustre bizantinista, è scomparso. Le amicizie, le frequentazioni, gli interessi culturali, le pubblicazioni scientifiche sulla nostra storia lo avevano reso noto negli ambienti alti della cultura e popolare in tutto il Salento e la Puglia. Le sue analisi e descrizioni di manufatti, di luoghi, di dipinti hanno reso leggibile anche al cittadino non particolarmente dotato la realtà della nostra storia. Jacob è un benemerito di queste nostre contrade. Lo vogliamo ricordare con questo necrologio che don Salvatore Palese, che qui ringraziamo per la concessione, gli fece alla morte e che ora esce sul numero 1/2019 (82) del “Bollettino Diocesano “Santa Maria de Finibus Terrae”. Atti ufficiali e attività pastorali della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca. [Gigi Montonato]
È morto a Roma, il 27 febbraio scorso, il prof. André Jacob di origine belga, grande studioso delle testimonianze storiche della civiltà bizantina del nostro Salento, alle cui contrade era molto legato anche per le ragioni famigliari. Da cinquant’anni circa siamo diventati amici, fino al mese scorso quando uscendo dall’ennesimo ricovero all’ospedale mi ha confidato il presagio del traguardo vicino.
Con la sua straordinaria competenza di filologo e di paleografo riconosciuta e ad apprezzata nel campo internazionale egli ha esplorato archivi e biblioteche di Italia e di Europa e ha conseguito risultati molto importanti, al punto che di chiese, monasteri, cripte rupestri, ci ha dato notizie fondamentali sulla presenza bizantina tra noi. Pertanto la sua copiosa produzione scientifica ha situato la nostra storia bizantina nel più ampio scenario della cultura religiosa e letteraria del Mediterraneo nei secoli VI-XV. È sufficiente consultare la sua bibliografia che ho pubblicato con l’aiuto datomi dall’alessanese Antonio Caloro, comune amico e collaboratore (Cfr. Bibliografia, in A. Jacob – A Caloro, Luoghi, Chiese e Chierici del Salento Meridionale in età Moderna. La visita apostolica della città e della diocesi di Alessano nel 1628, Congedo Editore, Galatina 1999, pp. VII-XII); a questi 70 titoli vanno aggiunti quelli degli ultimi 3 lustri.