La macchina non sostituirà l’intelligenza dell’uomo

di Antonio Errico

Probabilmente le vie che si possono intraprendere sono soltanto due. Una terza via per adesso non si intravede. La prima via è quella che conduce al controllo, al governo, all’impiego funzionale dell’intelligenza artificiale che produce macchine, robot. La seconda è quella che porta alla situazione contraria: farsi controllare, governare, sopraffare dall’intelligenza artificiale, dalle macchine che essa produce.

Paolo Benanti è un frate francescano, docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Istituto Teologico di Assisi. Si occupa di bioetica ed etica delle tecnologie. Ha scritto saggi sull’intelligenza artificiale e sull’impatto dell’innovazione nello sviluppo umano. Fa parte dei 30 esperti del Ministero dello sviluppo economico che hanno il compito di elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale.

Forse si potrebbe immaginare che tale strategia presupponga inevitabilmente la scelta della prima o della seconda via: governare le macchine o farsi governare.

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