di Rosario Coluccia
La toponomastica (parola formata dal greco topo- ‘luogo’ e da onomastica, connesso con il greco onoma ‘nome’) è la branca della linguistica che studia i nomi di luogo. La ricerca in toponomastica non è semplice perché i nomi geografici (centri abitati, regioni, fiumi, monti, ecc. ) possono essere di antica formazione, risalire a epoche passate e a lingue diverse da quella parlata attualmente. Si configurano perciò spesso come segni linguistici opachi, che non lasciano più intravvedere il significato che avevano quando si sono formati. La spiegazione si intuisce facilmente. Nella maggior parte dei casi, un toponimo resta identico a sé stesso e si trasmette uguale nel tempo, senza modifiche. Pur nel succedersi di eventi, fatti storici, genti e lingue, i popoli continuano a chiamare un luogo sempre nel medesimo modo, anche se il significato originario del nome si perde nella coscienza linguistica di chi lo usa. Rispetto agli altri elementi che formano il vocabolario di una lingua, i nomi geografici si conservano stabili o tendono a cambiare con lentezza. La lingua parlata invece evolve più rapidamente.