di Paolo Maria Mariano
A volte solo un’immagine, percepita all’inizio con vista periferica e poi omaggiata di maggiore attenzione, è il catalizzatore di una cascata di pensieri. Così mi capitò qualche tempo fa al fermarsi dello sguardo su una copertina di libro, offerto nell’espositore dell’edicola nella piazza centrale di Galatina. Era una copertina stampata su cartoncino zigrinato ocra, e conteneva l’immagine un po’ sbiadita di una bambina che vestiva una gonna con guardinfante. Mi parve un frammento de “Las Meniñas” di Diego Velázquez, quadro che, in altri tempi, ho visto e rivisto, incombente per dimensioni, solo – come spesso si addice ai capolavori – su una parete del museo del Prado a Madrid. Il frammento su quella copertina è l’immagine dell’Infanta Margarita, figlia di Filippo IV, re di Spagna, il quale, nel quadro intero, appare in uno specchio, mentre s’allontana oltre una porta con la seconda moglie, la regina Marianna d’Austria, lasciando la figlia, circondata da membri della corte e dal proprio mastino, a farsi ritrarre da Velázquez, che si vede seminascosto dal cavalletto. L’immagine dell’Infanta e il titolo del libro – “Infanzia salentina, seconda edizione riveduta e accresciuta” di Gianluca Virgilio (Edit Santoro, 2019) – m’apparvero subito congruenti e mi parve che la scelta di un’immagine sfocata sulla copertina potesse forse essere associata al sottile desiderio di sottolineare l’evanescenza della memoria. C’era contrasto con la nitidezza dell’immagine in inchiostro nero sulla copertina della prima edizione (che mi fu regalata un giorno assieme alla sua traduzione francese a cura di Annie e Walter Gamet). Forse una scelta analoga anche per la seconda edizione avrebbe potuto essere più espressiva, ma tant’è.
Caro Paolo,
ti ringrazio per la menzione del mio libro. Va però precisato, per completezza di informazione, che il quadro in copertina nella seconda edizione di Infanzia salentina è opera di Marc Ronet, un artista francese, che ha liberamente interpretato un frammento del quadro di Velázquez. Il quadro in questione s’intitola La Ménine blonde, 31 maggio 2011, olio su tela, cm. 116 X 89, Collezione dell’artista.
Gianluca Virgilio