di Donato Moro
Io sono un cantore che passa nella notte,
s’alzano solo i miei canti dietro misere porte.
Ma qualche fanciulla calda di sole e d’ombra
dall’afa di una stanza gremita di respiri
mi seguirà protesa per le strade deserte.
Io sono un cantore che passa nella notte.
(Donato Moro, Segni nostri, Lacaita, Manduria 1993, p. 32.)