di Ferdinando Boero
Ho già trattato le canzoni che esaltano la violenza sulle donne, fino al femminicidio (clicca qui) e ora si ripresenta l’occasione di parlare di testi “inappropriati”. Un
cantante, invitato a partecipare ad un evento, è stato disinvitato quando chi lo ha invitato ha capito di che trattano le sue canzoni. Si è innescata così una discussione tra chi difende la libertà di espressione e chi difende le donne, considerate oggetti sessuali da strapazzare.
Ho una confessata passione per Frank Zappa, che il 21 dicembre ha compiuto 84 anni (Zappa, non la mia passione). Zappa ha scritto Jewish Princess in cui racconta le sue interazioni con la ragazza ebrea dei suoi sogni. L’Antidefamation League, che difende gli ebrei dalle maldicenze sul loro conto, lo denunciò, così Zappa scrisse Catholic Girls, per pareggiare i conti. E poi prese in giro i cocainomani (Cocaine Decisions) e i ballerini disco (Disco Boy) per non parlare dei gay che se la tirano da gay (He’s so gay). Prese in giro John Lennon (Oh No) e Elvis Presley (Elvis has just left the building), per non parlare dei giovani rampanti come Bobby Brown, castrati da femmine volitive. Zappa tratta quasi ogni espressione dell’animo umano, soprattutto se connotata da stupidità. Molti considerano osceni i suoi testi.
A metà degli anni Ottanta, durante il mandato di Ronald Reagan, la moglie del futuro vicepresidente Al Gore, Tipper Gore, con altre mogli di senatori, fondò un movimento che chiedeva di apporre etichette sulle copertine dei dischi in modo da segnalare contenuti inappropriati per chi avesse meno di una certa età, come si fa con i film. Ci fu un’audizione in Senato e Zappa partecipò, ingaggiando una discussione con Tipper e Al, e la registrò. Tipper lesse alcune delle liriche incriminate, per mostrare quanto fossero disgustose, e Zappa le montò in modo da avere Tipper che canta liriche oscene, quelle a cui voleva imprimere il marchio dell’oscenità. La canzone si intitola Porn Wars, e la potete trovare nel CD Frank Zappa Meets the Mothers of Prevention.