Dell’arte del costruire o del Salento che continua a stupire

di Hervé Cavallera

   Con una regolarità ormai pluritrentennale (la prima strenna risale al 1989) a fine anno le leccesi Edizioni Grifo presentano dei preziosi volumi, a tiratura limitata, che si ammirano sia per la bellezza delle figure sia per il contenuto mai banale, anzi destinato a sollecitare ulteriori letture.

     La strenna di quest’anno è Salento. L’arte del costruire dal Medioevo al Neoclassicismo (272 pagine in grande formato di cm. 35×25, copertina cartonata con sovraccoperta e cofanetto stampati a colori) con oltre trecento immagini. L’autore è Mario Cazzato, architetto e apprezzato storico dell’arte (da ricordare i suoi tanti volumi sul Salento), nonché segretario della Società Storica di Terra d’Otranto e condirettore della “Rivista Storica del Mezzogiorno”.

     L’intento del volume è di offrire, con un taglio storico, un’esauriente illustrazione delle opere architettoniche (chiese, castelli e quant’altro) che dal Medioevo all’Ottocento preunitario sono state edificate in Terra d’Otranto, fornendoci, come prima mai era accaduto, un completo quadro degli artefici che si sono susseguiti nel corso del tempo. In questo modo il volume ha ottenuto almeno tre risultati che tra loro si fondono: l’essere una attenta ricostruzione del contributo artistico che Terra d’Otranto ha fornito alla nazione nel corso dei secoli; l’illustrazione  accurata di artisti spesso sconosciuti ai più e che invece hanno lasciato un segno in opere che ogni giorno continuiamo ad osservare; la raffigurazione nel complesso e nei particolari – ottime le fotografie – di gioielli architettonici che si estendono dal capo di Leuca al Brindisino e al Tarantino. E tutto questo fa di Salento. L’arte del costruire dal Medioevo al Neoclassicismo, stampato in solo 700 copie numerate, un libro insostituibile, peraltro arricchito, per chi vuole approfondire, di una più che esauriente appendice bibliografica.

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