Johann Georg Wirsung, scopritore del dotto pancreatico nell’uomo

di Rocco Orlando


Particolare dell’opera su tela raffigurante Johann Georg Wirsung, Sala dei Quaranta del Palazzo del Bo a Padova.

     Johann Georg Wirsung, italianizzato in Giovanni Giorgio Wirsung, è stato un medico, anatomista, chirurgo tedesco, noto principalmente per essere stato lo scopritore del dotto pancreatico nell’uomo. 1

B. Gonzati 2 (vol. 2, p. 269)  scrive: “Giangiorgio Wirsung, nobile patrizio di Monaco aveva appreso l’arte anatomica, in cui riuscì tanto valente, dal celebre professore Giovanni Veslingio 3 Ma non contento di rimanere là dove l’aveva condotto il maestro, andò più innanzi di lui; e nel 1642 pubblicava per le stampe l’importantissima scoperta del condotto pancreatico, aggiungendo alla sua descrizione un’incisione in rame fatta da lui medesimo nella quale arte era peritissimo”. E Gonzati riporta che la famiglia aveva per stemma “uno scudo con soprascudo. Quello nel primo e quarto punto è inquartato d’una foglia, nel secondo e nel terzo d’una cicogna; questo reca un albero che vi è posto eziandio per cimiero”.

     Dopo la sua morte, avvenuta il 22 agosto 1643, fu seppellito nel chiostro del Capitolo dove oggi si trova una lapide, vicino all’ingresso del Convento del Santo e che recita: Johanni Georgio Wirsung, monacensi bavaro, philosophiae et medicinae doctori, anatomico sollerti, dum publicae saluti excubat, immiti obitu ante diem functo, XXII AUGUSTI MDCXLIII, aetat. XLIII. Nat. German. Philos. Medic ac theolog. auspiciis. Consil: Wernero Ladinges Bremensi. Haeredes posuerunt. Curante: Rocco de Rubeis Tridentino.

     A Giovanni Giorgio Wirsung, bavarese di Monaco, dottore in filosofia e medicina, solerte anatomista, mentre si dedicava alla salute pubblica, stroncato da morte crudele troppo presto, il 22 agosto 1643, a 43 anni. Sotto gli auspici degli studenti di filosofia, medicina e teologia della nazione germanica con a capo il consigliere Ladigens di Brema; gli eredi posero questo cenotafio. Ne curò l’erezione Rocco de Rossi, trentino.

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