di Antonio Mele / Melanton
Intanto, Auguri cordiali a tutti voi, che mi leggete con pazienza e simpatia, per un nuovo anno positivo, sereno e ricco di cose belle.
Devo, però, farvi le mie scuse, contraddicendo subito il titolo (volutamente d’effetto, e un po’ chimerico) di questa mia prima nota del 2016. Infatti, la sola e unica regola, davvero infallibile, che posso darvi in coscienza e amicizia – e che, volendo, potete ripetere per dieci volte di seguito a mo’ di decalogo – è semplicemente questa: «Diffidate delle regole infallibili per l’Anno Nuovo».
In questo periodo, tutti i giornali, i programmi televisivi, le riviste di moda o di gossip, i milioni di siti web, e perfino i nostri parenti più intimi e i nostri amici più cari, animati generosamente da meravigliose intenzioni, tirano fuori dai loro magici cilindri, in esclusiva per noi, il ‘talismano della felicità’.
Che – dispiace dirlo – non esiste. O, quanto meno, non può essere uguale per tutti. E, ancora meglio, che forse un po’ esiste, ma ognuno di noi ne ha una propria e diversa idea, configurandolo e adeguandolo ai propri desideri, a sogni e progetti piccoli e grandi, e alle varie ambizioni, attese, speranze o illusioni…