di Gianluca Virgilio
Gentili Signore e Signori,
innanzitutto, devo ringraziare la nostra Preside prof.ssa Angela Venneri, il collegio dei professori e il Consiglio d’Istituto che mi hanno assegnato il compito di parlare della figura di Antonio Vallone. Lo hanno fatto probabilmente perché il mio servizio in questa scuola è diventato più che ventennale e perché, prima di me, mio padre Giuseppe Virgilio, ha insegnato qui per altrettanto tempo. Pertanto, conservo dei ricordi, che possono contribuire alla storia di questo Istituto e spiegare le motivazioni che portarono alla sua intitolazione al nome di Antonio Vallone.
Il 1°aprile 1985 ero un giovane universitario di 22 anni e mio padre volle che, in vista delle vacanze di Pasqua, anticipassi di qualche giorno il ritorno a casa da Urbino, la mia sede universitaria, per essere presente alla cerimonia di intitolazione al nome di Antonio Vallone dell’allora Liceo Scientifico Statale (non esisteva né il Linguistico né il Liceo delle Scienze Applicate). La cerimonia si tenne nel Cinema-teatro Cavallino Bianco, alla presenza delle autorità civili e religiose. Allora la sede del nostro Liceo era in Via di Gallipoli, ma già si stava lavorando al progetto della nuova scuola, quella in cui siamo, che sarebbe stata inaugurata solo qualche anno più tardi. Mio padre ebbe l’incarico di relazionare sulla figura di Antonio Vallone. Ricordo che fu una relazione lunga (io sarò molto più breve!), che poi fu stampata a cura dell’avvocato Carlo Caggia, come supplemento del “Corriere di Galatina” da lui diretto, col titolo Antonio Vallone meridionalista e repubblicano, I libri del Corriere, Galatina 1987. In essa Giuseppe Virgilio riprendeva, ampliandolo, il saggio già pubblicato Annuario 1983-1984 del Liceo Scientifico Statale “Antonio Vallone” Galatina, Galatina 1985. Detto Annuario era stato pubblicato nel decennale dell’istituzione e per l’intitolazione del liceo ad Antonio Vallone.