di Antonio Prete
Quello che ti mancò
d’anni, di viaggi, di stelle alla finestra,
quello che ti mancò
di giorni srotolati nelle strade
o nel silenzio dolce dei pensieri,
quello che ti mancò
di lune immobili sopra le torri,
di piogge sopra gli addii mattutini,
quello che ti mancò di albe
tessute di pudore, di sere abitate
dall’attesa,
.
è forse qui, nel soffio che sfarfaglia
giungendo dal filare di noccioli,
o nel barbaglio di luce che slama
sulle pietre cercando la tua voce,
la tua voce.
.
È solo nel ricordo
la stilla trasparente del passaggio?