Ricordo di Sandro Greco

di Antonio Lucio Giannone


Catalogo della mostra di Pavia (2013).

Sandro Greco, scomparso il 29 luglio scorso all’età di novantasei anni a Salice Salentino, è stato uno degli artisti pugliesi più estrosi e ricchi di inventiva di quest’ultimo mezzo secolo. Nato a  San Pietro Vernotico nel 1928, si laureò in Farmacia e, dopo un’esperienza lavorativa presso un’industria farmaceutica, ha insegnato per trent’anni chimica analitica e chimica-fisica negli Istituti per periti chimici. Lo conobbi verso la fine degli anni Settanta, visitando una sua mostra a Lecce, e da allora tra di noi è nato un rapporto di amicizia e di collaborazione che non si è mai interrotto.

In occasione delle festività di fine d’anno e di Pasqua, mi mandava puntualmente i suoi biglietti augurali e di saluti, sempre originali, creativi, accompagnati da disegnini e riflessioni. Spesso si trattava di cartoline di legno con “francobolli” realizzati da lui. Nel dicembre del 1999 mi inviò un biglietto in cartapesta con gli auguri sulla prima facciata e all’interno, il disegno acquerellato di una farfalla con, accanto, il seguente pensiero: “Lo stupirsi alla vista di una farfalla, | l’incantarsi per tutto ciò che ci circonda, | il saper apprezzare l’ambiente in cui si vive, | il commuoversi ogni qual volta | si pensa a un caro assente | significa aver avuto da Dio un grandissimo dono: | ‘essere rimasto un bambino’“.

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