di Antonio Mele / Melanton
Quando arrivava questo periodo dell’anno, il mai dimenticabile amico e fratello d’idee Umberto Domina – immancabilmente – entrava di proposito nel sacro studiolo della sua bella casa a Milano, tirava fuori dal cassetto segreto le sei o sette cartoline bastevoli al suo stagionale ‘compitino’, e le inviava, una per ciascuno, a una ristretta schiera di noi, impenitenti umoristi buontemponi e caciaroni, ma anche amanti puri delle piccole (e mai piccole) belle cose della vita.
Dietro ciascuna cartolina – immancabilmente uguale a quella di tre, cinque o dieci anni prima – scriveva in bella grafia i rispettivi indirizzi e, senza neanche firmarla, vergava infine il rallegrante pensiero, che sempre ci sorprendeva: Buona Primavera!
Molte primavere sono passate da quel tempo fantastico e cortese, ricco di persone d’altro e alto stile, ma quelle di Umberto non passeranno mai. Sicché, ricordandolo, e volendo ricordare con lui anche Piero, Alfredo, e qualche vecchio amico partito per altri cieli, mi viene da pensare che in questa rubrica, molto spesso severa e ‘brontolona’, per qualche volta si debba parlare anche di cose ‘belle’!
E che cosa c’è di più bello – proprio in primavera, stagione che invita ad aprirsi a passeggiate, escursioni, viaggi e desideri di andare – dell’amore per le innumerevoli bellezze del nostro Bel Paese?
Spero che molti Lettori abbiano già sentito parlare del F.A.I.