Fié, al laghetto

di Antonio Prete

Il sentiero, il laghetto, il pontile di legno

sopra il ghiaccio, il disgelo che frantuma.

.

I torrioni dello Sciliar nel cielo.

.

Un’azzurra metafisica oppone

al rumore della storia il suono del bosco.

.

Il cane, ricordo, era sopra la lastra che s’aprì,

ti sporgevi ansioso,

ma lui già scivolava verso di te

lasciandosi afferrare.

.

Trema il riflesso della roccia, dei pini.

Più lieve ancora l’ombra dei giorni:

trascorre nel ricordo, e vanisce,

inconsistente.

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