di Antonio Lucio Giannone
Monteroni, 18 maggio 2017
Carissimo Lucio,
ti mando quattro manoscritti che mi sembrano abbastanza significativi: Le vecchie faticano ancora (duplice copia), Udremo gridare l’autunno, la poesia per Lorca. Se un giorno avrai interesse e pazienza dovresti controllare le varianti fra i due testi di “Le vecchie…” e poi confrontarlo col testo finale in “Segni del diluvio” (già apparso sul “Campo”). Anche “Udremo gridare…” va confrontato con “Segni del diluvio” per le varianti. Fu pubblicato pure sulla rivista fiorentina “Quartiere” e in una Antologia de La Nuova Italia con una strana ed errata interpretazione del verso ”echeggianti voci in corsa di ragazzi” (vedi elenco mie pubblicazioni n. 49).
La poesia per Lorca si trova in “Emblema e metafora”, ma non credo ci siano varianti oltre quelle del manoscritto. Scusami, ma ho seguito la tua richiesta. Altrimenti non mi sarei permesso.
Superfluo ripetere che ti sono gratissimo per l’interesse da te sempre mostrato per le mie cose.
Un abbraccio affettuoso.
Giovanni
A Giovanni Bernardini (Pescara, 1923 – Monteroni di Lecce, 2020) sono stato legato da un rapporto di amicizia e di collaborazione per quasi un cinquantennio. L’avevo conosciuto già intorno alla metà degli anni Sessanta del secolo passato, quando frequentavo il Liceo-Ginnasio “G. Palmieri” di Lecce dove Giovanni insegnava e svolse anche, per un certo periodo, le funzioni di vicepreside. Poi lo rividi quando studiavo alla facoltà di Lettere dell’Ateneo salentino e scoprii la sua attività letteraria. Appena laureato, seguii la presentazione del suo secondo libro, Compare brigante (Bari, Adda, 1973), che Donato Valli tenne il 17 aprile 1973, a Lecce, presso il Centro Studi “L’Esagono”. Qualche giorno dopo Giovanni me ne diede una copia con la seguente dedica: “A Lucio Giannone | con i migliori auguri | per il suo avvenire | Giovanni Bernardini | Monteroni. |1° maggio 1973”. Del suo primo libro, invece, Provincia difficile, apparso sempre presso Adda di Bari nel 1969, mi fece omaggio un po’ di tempo dopo con quest’altra lusinghiera dedica: “A Lucio Giannone | giovane e caro amico | studioso e critico attentissimo | Giovanni Bernardini”.