Una lanterna aggiunta. Romanzo 3

di Salvatore Carachino

(continuazione)

5

Claudia aveva dormito dai Pasina. Le capitava spesso dopo feste con l’amica fino a tarda ora. In casa zampillava la chiara voce. Questa volta le ragazze, avendo da godersi con gli amici il successo della recita, si erano ritirate poco prima dell’alba. Soti indugiò alquanto nel suo studio, timoroso di interrompere con la sua presenza l’allegra conversazione ma anche immalinconito di non poter partecipare a quelli che dovevano essere dei commenti su un loro vissuto ancora vivo e ardente. L’allegra ospite al vederlo entrare in cucina rispose al buongiorno levando le mani occupate a imburrarsi il pane e quindi porgendo la guancia per ricevere il bacio.

   Sofia non si sorprendeva mai davanti a questi segni di affetto. 

   «Dormito bene? Letto accogliente?»

   «Il letto sì. Meglio se non fossi stata troppo tesa.»

   «Ne avete avuto di compagnia per sciogliere la tensione prima di salire su in casa.»

   «Troppa, ma squalificata.»

   Sotto il palco e nelle successive ore di vagabondaggio erano fioccati i complimenti. Per gli interessati accompagnatori Virgilio rimaneva però sepolto nella sua gloria. Non per Soti sul cui viso comparve un velo d’ombra.

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