Le ragioni contro la BCE

di Guglielmo Forges Davanzati

L’inflazione sta rallentando e la BCE continua a mantenere elevati i tassi di interesse. Per comprendere la correttezza di questa posizione, occorre capire la cause del fenomeno, a partire dal modo in cui si è generato nel 2021-2022. Viene qui mostrato che, almeno nel caso italiano, l’inflazione ha seguito due fasi: nella prima, è stata trainata da un aumento esogeno dei costi, nella seconda da un cambiamento strutturale della domanda di beni di consumo e, dunque, dai profitti.

Vediamo i dati. Su fonte ISTAT, i prezzi cominciano ad aumentare, in una dinamica globale, già dal 2021, sebbene in misura contenuta. Si è trattato, in quella fase, di un’inflazione trainata soprattutto dall’aumento dei consumi successivo alla progressiva eliminazione del lockdown e delle misure di distanziamento sociale: consumi resi possibili dai risparmi accumulati dalle famiglie nel periodo della chiusura. Hanno contribuito, in quella fase, le “strozzature” dal lato dell’offerta, con conseguente rallentamento del commercio globale, soprattutto a seguito dei dazi imposti dall’amministrazione Trump in America.

Poi, l’aumento dei prezzi, in Italia e in Europa, si verifica in modo consistente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina (febbraio 2022), raggiungendo livelli elevati nella primavera-estate di quell’anno. Si ha, infatti, in quella fase il pieno dispiegamento delle contromisure alle sanzioni da parte del Governo russo, determinando la riduzione dell’offerta di gas.

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