di Massimo Galiotta
Il volume sul carnevale storico gallipolino, pubblicato nel mese di novembre 2022 per le edizioni Puglia&Mare, casa editrice e associazione no profit a cui fa capo l’omonima rivista culturale, è una vera novità nel panorama editoriale pugliese; lo è un po’ di meno se consideriamo invece la già nutrita bibliografia del suo autore in questo particolare genere di pubblicazioni.
In effetti Giuseppe Albahari, gallipolino classe 1946, scrittore e giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, promotore culturale e direttore della rivista Puglia&Mare, ci ha abituato ormai da tempo a solcare i mari della produzione letteraria per così dire storicizzante: alla recente pubblicazione a proposito del carnevale gallipolino va infatti aggiunta la precedente sulle storiche tonnare gallipoline, o quella dedicata ai “cambarini”. Come dire aspetti della vita quotidiana, o meglio valori di un intero territorio, di un vissuto immortalato dall’autore per dare corpo e sostanza contenutistica alla tradizione, tanto orale quanto esperienziale di una delle più importanti comunità salentine.
In effetti la memoria di Gallipoli è sempre viva nelle cronache di Albahari, non solo quando veste il ruolo di corrispondente gallipolino della già citata Gazzetta del Mezzogiorno, ma perché Gallipoli è il luogo dove Albahari da sempre risiede e dove vivono i personaggi dei suoi racconti: La festa dei tonnaroti (2021), un racconto breve pubblicato dalla casa editrice «I libri di Icaro», e inserito nel volume «Puglia quante storie», è proprio la narrazione (per certi versi drammatica) di una storia d’amore, fortunatamente a lieto fine, di due giovani a cui fanno da sfondo le famiglie e i mestieri, la vita tutta, degli impiegati alle antiche tonnare cittadine.