“… ma la prima pietra dello scandalo contro la quale si spezza la superbia dell’ego, è il tu, l’alter ego. L’io tempra il suo sguardo nell’occhio di un tu prima di sopportare la vista di un’essenza che non gli riflette la sua propria immagine. L’altro uomo è il legame tra me e il mondo. Io sono e mi sento dipendente dal mondo giacché dapprima mi sento dipendente dagli altri uomini. Se non avessi bisogno dell’uomo, non avrei bisogno neppure del mondo. Io mi concilio, mi pacifico col mondo mediante l’altro uomo. Senza l’altro, il mondo sarebbe per me non solo morto e vacuo, ma anche privo di senso e di intelletto. Solo rispetto all’altro l’uomo si chiarisce e prende coscienza di sé, ma solo se io sono chiaro a me stesso, il mondo mi si chiarisce. Un uomo che assolutamente esistesse solo per sé si perderebbe nell’oceano della natura, privo di sé e senza alcuna differenza; non coglierebbe né sé come uomo, né la natura come natura.”
Ludwig Feuerbach, L’essenza del cristianesimo 165.