di Antonio Devicienti
Il silenzio può concentrarsi in una matita, scriversi con tocchi di grafite facilmente cancellabili: rendersi visibile del segno che poi viene cancellato: una scatola di latta piena di matite è promessa (gioiosa) di scrittura.
: e la matita sembra costringere alla brevità o all’autolimitazione – giunge presto il momento in cui, consumatasi la punta, occorre temperare la matita (momento d’interruzione e di sospensione): è possibile scrivere migliaia di pagine a matita, ma alla mano che scrive la brevità s’impone (seppur invisibile a chi leggerà): occorre ruotare la matita, cambiarne l’inclinazione, temperarla e tutto questo accade nel ritmo che accorda due andanze differenti: la sosta (breve e brevissima) e il continuum del pensiero.