Inchiostri 91. Inchiostri adriatico-salentini

di Antonio Devicienti

(Punta Palascìa  – Otranto)

Immagino anticamente i Salentini scendessero fino a qui, un cappello di piume di mare in testa e le Salentine capelli sciolti nel guizzo d’anitra mandarina del vento.

Dicono splendessero i loro piedi nudi e in migranza gli sguardi vedessero le mura di Valona crestate di canto e poi la piana di Salonicco.

Cantavano.

Cantavano: me ddecisti:

Ha’ ‘scinnìre ‘nthra lu puzzu te li scursuni.

Ddha bbasciu t’hannu mmuzzicare l’anima.

Tenìvi ‘na pethra d’àuru ‘mmucca –

vvilenu te la vita ci nde ‘ccite.

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