di Rocco Orlando
Adelaide Lupo Maggiorelli, primogenita di dieci figli, nasce a Casarano il 20 maggio 1851, da Pasquale, commerciante, pubblico ministero nella locale Regia Pretura, più volte assessore comunale, e da Maria Martina. Le fece da precettore negli studi lo zio paterno Giambattista (1819-1897), sacerdote, professore di latino e greco nei Regi Ginnasi di Gallipoli, Trani e Napoli, nonché scrittore; tuttavia non risulta che abbia conseguito un titolo di studio superiore in una scuola pubbblica.
Nel 1878 Adele sposa il fiorentino Andrea Maggiorelli (morto nel 1900), professore di “belle lettere”, direttore di diversi Regi Ginnasi, ultimo dei quali quello di Velletri (Roma), segretario e amico di Nicolò Tommaseo (1802-1874). Dal matrimonio nasce l’unico figlio, Adello.
Negli anni successivi segue il marito nei suoi trasferimenti a Trani, Bari, Cerignola Teano, infine a Velletri, dove la poetessa si spegne il 30 novembre 1927.
Dopo la morte della madre, avvenuta a soli 36 anni, pubblica, nel 1871, la sua prima raccolta di rime intitolata“Viole e cipressi”, in cui ogni pagina è un doloroso sospiro, un desiderio disperato e un disperato singhiozzo. Nelle raccolte “Voci dell’anima” e “Fiori d’Aprile” aleggia grande ed umanitario il sentimento delle fede, della patria, della famiglia.
Il primo romanzo,“Amelia ovvero la perla del contado“, dedicato alle giovani donne salentine, lo scrive nel 1878. Seguono alcuni racconti, come “Innamorata”, “Confronti”, “Ideale”, in cui porge esempi luminosi di menti savie e di anime buone.
L’ultima sua opera uscita in volume è “L’arpa d’ Adello”, pubblicata in due versioni, due momenti e sottotitoli diversi: “Poesie per le scuole elementari” (1889) e “Poesie per le Scuole Elementari Superiori” (1890), che verrà adottata, come libro di testo, anche dal Consiglio Provinciale Scolastico di Roma.