di Ferdinando Boero
Una delle cose più divertenti del Pianeta Mare Film Festival riguarda un laboratorio in cui, sotto la guida di un regista e due montatori, studenti di corsi di laurea sulla natura e sul cinema progettano un filmato, fanno la sceneggiatura, le riprese e il montaggio in quattro giorni, con i loro smartphone. Il laboratorio si tiene durante il festival e i corti sono proiettati alla fine del festival.
Dato che ho un ego ipertrofico e neuroni specchio ancora attivi, mi son detto: lo so fare anche io. Così ho ideato un minidocumentario di sette minuti. Lo trovate qui:
si intitola “Gli animali più importanti”. Clara, l’intervistatrice, è austriaca; Lucille, la produttrice, è francese; Aschraf, l’operatore-regista-montatore è marocchino; io, italiano, ho fatto il soggetto. Clara, in via Toledo, a Napoli, chiede alla gente per strada: quali sono gli animali più importanti del mondo? quali sono le piante più importanti del mondo? Poi chiede: e perché? Gli intervistati sono stati molti di più di quelli che vedrete, ma le risposte sono rappresentative. Ci sono bambini, adolescenti, adulti giovani e di età più avanzata. Il rapporto tra maschi e femmine è equilibrato.
Clara è stata cruciale per il successo dell’esperimento. Ricevere domande da una bella ragazza con accento esotico e molto sorridente predispone alla risposta. Provate a scrivere le risposte su un foglietto, ora, prima di continuare a leggere. Sono domande elementari.
Dopo i passanti arrivo io e do le risposte grazie a un’opera di Alberto Gennari che spiega “come funziona il mondo”. Ne spiego le varie sezioni e poi le collego. Questa seconda parte, la mia, è pessima: la rifaremo.