di Massimo “Max” Mura
Il 4° Memorial “Galateo García Lorca”, ideato dal prof. Massimo “Max” Mura che ne ha curato anche la produzione e la direzione artistica, si è svolto sabato 19 agosto nell’Atrio del Palazzo Marchesale Belmonte Pignatelli di Galatone nell’87mo anniversario della barbara uccisione del grande poeta andaluso da parte dei falangisti franchisti, avvenuta a Viznar, un villaggio a pochi chilometri da Granada, nei pressi della Fuente Grande, l’antica Ainadamar o Fontana delle lacrime. La manifestazione si è aperta con un intervento introduttivo dello stesso Direttore artistico prof. Massimo “Max” Mura che, partendo dal titolo del Memorial Garcìa Lorca “Ritmos y bodas de sangre”, citando l’Introduzione di Vittorio Bodini al Teatro di F. G. Lorca, Einaudi, sui “ritmi del sangue”, ha riferito al pubblico alcune informazioni sul compas (sequenza ritmica) del flamenco e sui contenuti delle coplas (strofe) delle canzoni gitane dello stile (palo) delle soleares concernenti la pena sia d’amore, sia di sofferenza fisica, di lutto, di solitudine, ecc. Ha accennato anche alle mineras (che come tematica vertono sulla durezza del lavoro nelle miniere) e alle carceleras (che vertono invece sulla condizione dei carcerati) per poi corroborare il vincolo tra ritmos y sangre citando alcuni versi dal Romancero gitano, in particolare dalla Romance de la luna,luna (“si avanzava il cavaliere/suonando il tamburo del piano…”) e dalla Romance de la Guardia civil española” (“La Vergine e S. Giuseppe/hanno perduto le nacchere/e cercano dai gitani/per vedere se le trovano…”).