a cura di Gianluca Virgilio
Tonino, quando sei nato?
Sono nato nel 1956 a Ginosa in provincia di Taranto. Alla fine degli anni Quaranta, primi anni Cinquanta, i miei genitori con tutta la famiglia Baldari si trasferirono lì con altre cinquanta famiglie salentine, nella zona tra Metaponto e Montescaglioso per la coltivazione del tabacco. I titolari delle aziende agricole erano per lo più leccesi. Sulla questione mio zio Pippi Baldari, sa molte cose.
Che tipo di educazione ti hanno dato i tuoi genitori?
Da piccolo mia madre mi portava in chiesa, la tradizione della famiglia Baldari era cattolica e comunista, ma mio padre non era praticante. Allora, quando facevo la scuola elementare, abitavamo in via Foggia, e frequentavo l’oratorio della chiesa di Via di Soleto.
Dove hai frequentato la scuola media?
Alla “Giovanni XXIII”, in Via di Corigliano. In classe facevo già attività politica, anche se non organizzata. Scioperavamo perché sapevamo che i più grandi scioperavano. Già cominciavo a leggere i libri di Lucio Romano, discutevamo con le professoresse d’italiano Baffa, Tempesta e Negrini, le insegnanti più disponibili. Fuori della scuola mi ero politicizzato. Fin da bambino i miei genitori mi hanno insegnato a fare il pugno chiuso, mi hanno trasmesso culturalmente tutta la tradizione comunista.