Di mestiere faccio il linguista 17. Francesco Sabatini, un Maestro

di Rosario Coluccia

Se nella vita incontri un Maestro puoi considerarti fortunato. È un Maestro Francesco Sabatini, nato nel 1931 a Pescocostanzo (L’Aquila), professore ordinario di Storia della lingua italiana nelle università di Lecce (oggi del Salento), Genova, Napoli e Roma Tre, dal gennaio 2010 professore emerito. Accademico nazionale dell’Accademia delle Scienze di Torino, Socio ordinario dell’Arcadia, Deputato della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, Presidente della Società di Linguistica Italiana (1977-1981) e dell’Associazione per la Storia della lingua italiana (2000-2003), Accademico della Crusca, poi Presidente, oggi Presidente onorario della stessa. Ha ricevuto la laurea honoris causa delle Università di Bari e di Chieti-Pescara. Ha tenuto corsi e seminari in Università d’Europa, delle Americhe e del Giappone. È Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, «di iniziativa del Presidente della Repubblica»; ha ricevuto onorificenze prestigiose, tra cui il Premio Nazionale Presidente della Repubblica conferitogli dall’Accademia dei Lincei, e la cittadinanza onoraria di varie località italiane. È titolare della rubrica televisiva “Pronto soccorso linguistico”, trasmessa la domenica mattina nell’ambito del programma «Unomattina in famiglia» della RAI, che lo ha reso noto al pubblico televisivo, ammirato da spettatori non specialisti accomunati dall’amore per la lingua italiana e affascinati dal modo affabile e limpido con cui riesce a trasmettere contenuti a volte non immediati.

La sua produzione scientifica, protratta per oltre settanta anni, è letteralmente sterminata. Una bibliografia degli scritti 1952-2010, allestita per una pubblicazione in suo onore apparsa nel 2011, contava 827 titoli. Negli anni 2011-2023 la sua attività è continuata con un ritmo incessante: altri 212 titoli si sono aggiunti ai precedenti, fulgida testimonianza di impegno che assurge a esempio per generazioni di studiosi, dislocati in tutt’Italia e in Europa, che guardano a lui con ammirazione.