Note biografiche e critiche
Nasce a Galatina l’11 gennaio del 1949, ove tuttora vive e opera. Dopo la scuola media frequenta la Sezione “Arte dei metalli” del locale Istituto d’Arte “G. Toma” e consegue il diploma nel ’67. Negli anni successivi, in cerca d’occupazione, svolge varie collaborazioni in industrie locali, per poi riprendere gli studi e conseguire la Maturità in Arti Applicate nel ‘72. Presta proficuamente per alcuni anni la sua opera nello Studio di grafica e fotografia, diretto a Lecce dal suo ex docente Marcello D’Andrea. Dopo una breve supplenza nel suo ex Istituto, allo scopo di arricchire e completare la propria preparazione, frequenta alcune botteghe d’arte piemontesi, specializzate nel campo della gemmologia. Al ritorno riprende l’attività d’insegnamento che si protrarrà per 34 anni nell’Istituto d’Arte di Parabita. Nel tempo libero si dedica con passione e molto estro alla creazione di raffinati gioielli e realizza, insieme all’amico Angelo De Santis, molte opere a sbalzo su lastre di ottone a soggetto sacro, tra cui le scene presenti sui due portali del Santuario della Madonna della Luce in Galatina. Si cimenta spesso a tradurre a bassorilievo alcuni celebri dipinti del passato. Uno di essi, fuso in bronzo dorato, è ispirato fedelmente alla rappresentazione pittorica di Adamo ed Eva, eseguita su tavola nel 1528 dal pittore e incisore tedesco Luca Cranach il Vecchio. Negli anni più recenti ama trascorrere molte ore nella sua campagna, non solo per coltivarla, ma per poter ammirare le bellezze che la natura offre generosamente. Si rattrista molto per gli scempi e le violenze che l’uomo moderno in nome del “progresso” compie contro di essa, alterando e compromettendo, spesso in forma irreversibile, gli equilibri climatici. Da convinto pacifista è radicalmente avverso a qualsiasi azione di guerra e a qualsiasi forma di violenza e sopraffazione.
Antonio Stanca / 26-6-2023