di Guglielmo Forges Davanzati
L’allarme sul rischio di non piena attuazione del PNRR è recente, sebbene le intuizioni su un possibile esito parzialmente negativo del Piano siano riconducibili – da parte degli analisti più attenti – fin all’inizio del 2022. Era ben noto, infatti, soprattutto in virtù dell’esperienza dei fondi strutturali per il Mezzogiorno, che la pubblica amministrazione italiana sconta un problema di rilevante sottodimensionamento rispetto alla media europea, di elevata età media dei dipendenti, di bassa scolarizzazione e basse retribuzioni. Un Report della Banca d’Italia, a cura di Luciana Aimone Gigio, dal titolo “Il personale degli Enti territoriali: il Mezzogiorno nel confronto con il Centro-Nord” del marzo 2022 aveva messo in guardia su questi problemi. Una recente ricerca condotta dall’Università del Salento (Guglielmo Forges Davanzati e Gianmarco Scardino, “Un’ipotesi di rafforzamento della pubblica amministrazione nel Mezzogiorno”, Economia&Politica.it, 17 aprile 2023) evidenzia una forte correlazione fra dotazione in organico di dottori di ricerca ed efficienza della pubblica amministrazione. Al crescere dell’incidenza di dottori di ricerca sul totale del personale degli Enti locali cresce l’efficienza, misurata sulla base di vari parametri, fra i quali la riduzione del ritardo dei pagamenti ai creditori. Il problema del personale negli Enti locali italiani e, ancor più, meridionali è dunque quali-quantitativo: sono pochi e, in più, con poca istruzione e, per contro, l’istruzione, anche ai fini dell’organizzazione del lavoro, è un elemento cruciale.