di Ferdinando Boero
Le crisi sono il motore dell’innovazione! Magra consolazione. Se ci pensiamo bene, però, la crisi energetica sta facendo avvenire ora quello che, prima o poi, avverrà in futuro: le fonti fossili non si rinnovano e la loro disponibilità sta venendo meno. Ci sono voluti milioni di anni per la formazione di gas, carbone, petrolio. In poche decine di anni ne abbiamo bruciato già una discreta quantità, causando il disastro climatico. Sappiamo che finiranno. Siamo pronti ad affrontare quel momento? Ovviamente no, e rimandiamo il problema. Anche se le fonti fossili non sono esaurite, come indubitabilmente avverrà in futuro, ora i paesi che ce le vendono stanno chiudendo i rubinetti e i prezzi sono diventati insostenibili per le nostre economie. Che fare?
La prima cosa da fare è consumare meno energia. Il risparmio energetico è essenziale per la transizione ecologica. Nei nostri sistemi economici, votati alla crescita infinita, questa filosofia pare anti-economica. I manager delle aziende cercano in tutti i modi di ottenere bilanci in crescita, vendendo sempre di più, o aumentando i prezzi. Ma se i prezzi diventano insostenibili, le vendite crollano comunque. Si accorgeranno, finalmente, che la crescita infinita è un traguardo irrealizzabile? Lo sanno, lo sanno. Ma sperano che la battuta di arresto avvenga “dopo”. La proverbiale fregatura per le generazioni future.