di Antonio Errico
Probabilmente non esiste una sola persona al mondo che non riconosca l’indispensabilità della cultura. Perché, direttamente o indirettamente, la cultura interessa chiunque, a qualsiasi età e in ogni situazione, anche se com’è ovvio in diversa misura, con diverse finalità, diverse prospettive. Coinvolge interessi di varia natura, socialmente trasversali, collettivi e personali, che riguardano le generazioni di oggi e quelle di domani, le previsioni di studio e di lavoro, che determinano in generale la civiltà di un Paese, che incidono sulle sue sorti. Una cultura si realizza attraverso conoscenze e competenze: un sapere e un saper fare. Per cui viene immediatamente da chiedersi se le conoscenze e le competenze da costruire debbano essere specifiche o trasversali. Ma la domanda che viene immediata, qualche volta può anche risultare sbagliata. E’ la formazione che assume le caratteristiche della trasversalità o della specificità. La cultura, invece, è determinata da una integrazione di competenze generali e specifiche, dalla capacità di metterle in relazione e di renderle attive, capaci di produrre significati nuovi o di rigenerare quelli consolidati, di contemperare scienza e tecnica con creatività e immaginazione, la tradizione con l’innovazione, la certezza con il dubbio, i saperi settoriali con i contesti culturali. Peraltro, una cultura specialistica – fondata esclusivamente su conoscenze, competenze, abilità, metodi e strumenti relativi ad un campo del sapere rigidamente delimitato – risulterebbe completamente incoerente con quelle che sono le condizioni che caratterizzano le situazioni culturali e professionali dell’epoca che attraversiamo. Ora la domanda che pone il mercato del lavoro, per esempio, non è più soltanto quella che riguarda il cosa e il come si sa svolgere un’attività. Ce n’è un’altra, forse anche più complessa e più pressante, che riguarda la disponibilità e la capacità di orientare il proprio sapere e anche la propria esperienza, verso una o più attività diverse. La prima condizione con cui confrontarsi, dunque, è quella dell’orientamento all’interno del sistema culturale. L’orientamento implica scelte che coinvolgono idee e visioni del mondo e della vita, speranze, aspettative, prospettive.