di Antonio Devicienti
(Parla il Re Salomone che, nel mosaico otrantino, le siede di fronte, ma in un altro medaglione)
«Signora del viaggio, mente che avida contempla la mia città, ti sono grato del dono che porgi a me pur non-sapiente – ma sapienza (sappilo) è cercare sapienza. Il tuo viaggio t’ha edotta, tu già sul sentiero per la sapienza nel momento in cui decidesti e apparecchiasti la partenza.
Molto distanti Gerusalemme e Marib, e ora, per tuo merito, città che si sovrappongono e che concentriche coincidono: il loro centro comune sono la tua, la mia sete di sapienza – sapienza che è sapore gustosissimo del vivere e che è sapere del viaggio che, contemporaneamente, approssima e allontana».