Leggere all’aperto (tre poesie inedite)

di Simone Giorgino


René MagritteLa reproduction interdite, 1937, olio su tela, 81 x 65,5 cm. Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen.

Libro d’ore

Come quando t’appare una persona

che non vedi da tempo e non ricordi

se fosse viva o morta e sta lì lì

per salutarti e tu non sai se fare finta

di niente andando avanti con le mani

in tasca con l’aria indifferente o

riesumarla da un vecchio libro d’ore

correndo incontro a lei per riabbracciarla

così m’incanto anch’io in un tempo immobile

sicuro o quasi di fissare dentro

lo specchio grande del salone

il mio volto perplesso ma da giovane.

***

Minimarket

Come fosse davvero un suo parente

un Enea col padre infermo a tracolla

Paramì il cingalese del minimarket

ha preso sulle braccia sollevandolo

un vecchietto di qui caduto a terra

lasciando alla mercé della canaglia

in coda per le birre fredde

il magro incasso e il banco degli alcolici.

Era l’inverno del covid ed è così

rimuginavo: c’ero anch’io tra gli avventori

che si fondano dal niente nuove civiltà.

Di tutta quella gente in attesa delle Tennent’s

alcuni si indispettivano altri di meno ma

nessuno lì dentro ha toccato niente.

***

Propositi di prima mattina

Il fumo sale a guglie dalla terra tumida.

Vagisce l’alba e non s’illumina

ancora. Cedere (Holan). O ancora

l’orecchio a quel brusio come una volta

tendere e tradurlo nella gloria

di un canto muto che nessuno ascolta.

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