Gaetano Martinez genio plasticatore e l’Europa: complessità e modernità

di Massimo Galiotta

«La scultura è una arte che levando il superfluo dalla materia suggetta, la riduce a quella forma di corpo che nell’idea dello artefice è disegnata. Et è da considerare che tutte le figure, di qualunque sorte si siano, o intagliate ne’ marmi o gittate di bronzi o fatte di stucco o di legno, avendo ad essere di tondo rilievo, e che girando intorno si abbino a vedere per ogni verso , è di necessità che a volerle chiamar perfette ell’abbino di molte parti […]»[1].

Messer Giorgio Vasari, pittore aretino, introducendo il volume “Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti” nel 1550 scriveva:
«INTRODUZIONE … ALLE TRE ARTI DEL DISEGNO /CIOÈ / ARCHITETTURA PITTURA E SCOLTURA».


Scrivendo della Regola dell’Arte, Vasari individua nel disegno il denominatore comune delle tre grandi arti, tra queste sussiste una relazione costante, convivono in un rapporto di reciprocità.
Gaetano Martinez trovava in Michelangelo un modello storico da imitare, un Maestro; una fonte a cui attingere per dissetare la sua sete creatrice; e come il toscano il galatinese era un grande disegnatore, la sua è una dote innata: nel 1918 scrive, rivolgendo il pensiero a Michelangelo, «Alfine tu sarai il mio maestro».

Alfredo Petrucci nel 1949 narra di una giornata romana, trascorsa tra il
Gianicolo e San Pietro in Montorio, passeggiando con Gaetano Martinez, dell’effetto che provocarono sull’artista «due brevi liriche» che «mi venne fatto di recitate»: «Michelangelo, a te questo macigno: /guardalo e scava; giorno e notte scava. /Di te s’incarni e palpiti: […]. Mi parve di udire un singhiozzo. Mi voltai e vidi gli occhi di Martinez gonfi di lacrime.
Ed ebbi la netta sensazione che anch’egli in quel momento si trovasse davanti ad un macigno da scavare, da scavare fino all’anima.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *