di Rocco Orlando

Il morbillo è una malattia infettiva esantematica causata da un virus a RNA, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus; il virus viene distrutto dal riscaldamento a 56° per un’ora, dalla formaldeide 1/4000 dopo 4 giorni a 37 °, nonché dai raggi ultravioletti. La sua attività si riduce rapidamente a 37° e nell’ambiente esterno può sopravvivere nell’aria fino a due ore.
Il morbillo continua ad essere tra le più gravi malattie infettive acute che colpiscono i bambini con una mortalità complessiva che in passato ha raggiunto anche il 5%, rappresentando un serio problema di salute pubblica. Prima della vaccinazione il morbillo, assieme alla parotite, alla rosolia e alla varicella, era una infezione tipica dell’età infantile e colpiva in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni. Possono ammalarsi di morbillo anche gli adulti che non sono vaccinati e che non hanno mai contratto il morbillo, quindi sono individui sprovvisti di una immunizzazione contro questo morbo. L’adulto non immunizzato e che soffre di malattie che compromettono le difese immunitarie, come diabete mellito, AIDS, malattie autoimmuni e l’associazione con chemioterapici e cortisone, è maggiormente a rischio. Il morbillo che si contrae in età adulta non è insidioso, ma resta un’infezione con le stesse possibili complicanze dell’età infantile.