Nuovo Zibaldone Salentino IV

di Gianluca Virgilio

Riapre la biblioteca. Ora che la biblioteca di Galatina è stata riaperta al pubblico ed accoglie le giovani generazioni fra i suoi libri vecchi e nuovi, non posso non pensare a com’era un tempo, tanti anni fa, quando mi ci recavo le prime volte. Ci andavo veloce sulla mia bicicletta rossa per portare una richiesta libraria di mio padre al direttore Antonio Linciano, lieto sempre di soddisfarla col suo fare tra il burbero e il buono. L’accesso era dalla porta che s’apre di fronte per chi entra nella prima sala dell’odierno Palazzo della cultura, dove oggi v’è una silenziosa e attrezzata sala lettura. Ricordo i numerosi cartoni disseminati in questa stanza dai soffitti crepati e un po’ umidi, e in altre ancora, per terra e sui tavoli, contenenti le collane editoriali di quegli anni, che oggi sono disposte in buon ordine sulle scaffalature alte fino al soffitto. Trovato il volume tra mille, per me tredicenne veniva la parte difficile che il direttore mi imponeva come un dovere inderogabile: dovevo compilare le schede del prestito. Ce n’era una bianca, che attestava la consultazione preliminare, ed una verde per il successivo prestito esterno. Su entrambe, dovevo scrivere con precisione tutti i miei dati anagrafici e quelli bibliografici, sotto gli occhi attenti e severi del direttore, che a sua volta scriveva dei numeretti con una penna rossa su un quaderno nero, barrandoli all’atto della restituzione del libro. Così teneva il conto, pensavo, dei prestiti avvenuti e delle restituzioni. Cogli anni Donato Grandioso avrebbe snellito la pratica del prestito fino al velocissimo prestito computerizzato. Intanto, nel tempo, e al prezzo di un’immane fatica, al catalogo redatto dal Bardoscia e dal Cesari, con la calligrafia fiorita d’uso in anni lontani, si era aggiunto, e poi sostituito, il catalogo cartaceo scritto a macchina, curato da Linciano in collaborazione con l’ottima catalogatrice dott.ssa Angela Impagliazzo, ch’era un piacere sfogliare alla ricerca di… Chissà se nel generale rinnovamento della biblioteca si è pensato di conservare questi due “piccoli monumenti” che riguardano la sua storia ormai più che secolare?

Oggi tutto è cambiato, il catalogo è online, comodamente consultabile da casa e c’è anche la possibilità di accedere alle biblioteche afferenti al sistema bibliotecario di Puglia. Quanto ben di Dio a disposizione dei giovani, mi son detto, percorrendo le sale piene di libri ben disposti della nuova biblioteca. Sono certo che essi ne approfitteranno!

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