Inchiostri 146. di nuovo per Ettore Spalletti

di Antonio Devicienti

Il colore non è accessorio, ma esso è LUCE ed è SILENZIO. Impensabile (impercepibile) lo SPAZIO senza il colore.

L’immersione nel colore è nascita, muoversi nel colore è rinnovata nascita, genesi. Strato su strato il silenzio addensa il sostare nell’esistere: lèggere il limite bianco dell’azzurro, ascoltare la cubicità e la conicità della luce. Spazio: moto incessante:  superfici di levigate materie (eppure porose, tessiture delle vernici, microscopici avvallamenti e rughe) di concepite distanze – goniogenesi.

Oftalmogenesi.

Così lo sguardo nasce a sé stesso mentre diviene e si fa spazio     :     colore.

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