Giuseppe Spedicato, Il sogno avvelenato



Dalla PREFAZIONE di Rita El Khayat – Quando Giuseppe Spedicato mi ha chiesto di scrivere la prefazione del suo libro, Il sogno avvelenato, ho subito pensato al testo da offrirgli come introduzione al contenuto del libro. Io ho vissuto in prima persona gli anni di piombo in Marocco e ne ho sofferto, ne ho sofferto tanto. Con le nostre parole, l’autore ed io, mettiamo a nudo ciò che fu quell’epoca. La sofferenza regnava sovrana ovunque. Noi non vogliamo che quanto già accaduto – coercizioni e ingiustizie, repressioni e torture morali o fisiche – sia ancora subito da altri esseri umani.
DALL’INTRODUZIONE di Maurizio Nocera – “Il sogno avvelenato è un libro che scava nella memoria storica per illuminare il presente, un’opera che ci invita a non dimenticare, a non tacere, a non permettere che la storia si ripeta. Occorre non dimenticare la ferocia con la quale il potente di turno ha perseguitato, arrestato e, quando è stato per loro necessario, uccidere colui o coloro che lottavano per abbattere l’antico regime. Obbligo di non dimenticare dunque, perché la ferocia del potente è lì dietro la porta “
Questa voce è stata pubblicata in Avvisi locandine e comunicati stampa, Letteratura. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *