La scomparsa di p. Giovan Battista Mancarella

Conosciuto in tutti i Paesi di lingua romanza, aveva partecipato a numerosi Congressi Nazionali e Internazionali di Filologia Romanza, ai Convegni della Carta dei dialetti italiani e ad alcuni incontri della Società di Linguistica Italiana, contribuendo con oltre 80 recensioni e segnalazioni. I suoi scritti sono più di 150 e abbracciano argomenti di varia natura: lingue italo- e gallo-romanze, testi antichi italiani e francesi, onomastica, toponomastica, dialetti salentini e lucani, storia linguistica e politica dell’Italia meridionale.

Sostenendo la pubblicazione periodica della rivista Studi Linguistici Salentini (fino all’ultimo numero, il 39, apparso nel 2023), aveva anche ripreso i materiali della Carta dei Dialetti Italiani – sezione Salento, riassumendone la portata in varie sedi ma valorizzandoli soprattutto  nella pubblicazione del volume Salento: Monografia regionale della Carta dei Dialetti Italiani (1998) e in quella dell’Atlante Fonetico Salentino di Paola Parlangeli (2022), da lui sempre incoraggiata e sostenuta.

Oltre a contributi nel campo della poesia dialettale e in lingua, negli ultimi anni si era anche dedicato a questioni epistemologiche e all’analisi delle relazioni tra Scienza e Fede, affidando diversi opuscoli di spessore su questo tema all’editore Pierpaolo Cingolani (ed. Grifo), con cui aveva instaurato un lungo sodalizio editoriale.

Lo ricordiamo anche per il Dizionario Dialettale del Salento (2011, in collaborazione con Paola Parlangèli e Pietro Salamac), un contributo lessicografico alla storia linguistica della regione, che tiene conto delle distinte condizioni che hanno interessato storicamente gli insediamenti a sud della Via Appia. Su basi fonetiche, morfologiche e sintattiche aveva contribuito a classificare distintamente i dialetti salentini, sin da un suo celebre contributo del 1969 in cui aveva tracciato le principali isoglosse che li distinguono da quelli di tipo ‘pugliese’, insistendo sulle origini antiche (latine) di un sistema linguistico che solo in seguito aveva ammesso alcune innovazioni tra quelle affermatesi nei periodi longobardo e bizantino.

La Società di Storia Patria di Lecce gli aveva dedicato un volume nel 2013 (Sub voce Sallentinitas: Studi in onore di G.B. Mancarella, Lecce, Grifo, a cura di A. Romano & M. Spedicato), nel quale si trovano una lista delle sue pubblicazioni, fino a quell’anno, e una più dettagliata biografia stilata da Fernando Salamac).

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