di Vito Luigi Castrignanò e Ubaldo Villani Lubelli
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Nello scorso mese di dicembre, per i tipi delle Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli), ha visto la luce un’opera collettanea (Diritto, Storia, Istituzioni. Liber amicorum Giancarlo Vallone) che senza difficoltà, e senza il timore di esagerazioni retoriche, possiamo definire monumentale. L’aggettivo è giustificato da almeno due fattori: dalla mole (quasi duemila pagine, distribuite in due poderosi tomi, per un totale di settantasei contributi) e soprattutto dalla straordinaria varietà degli argomenti trattati, e dal prestigio degli autori italiani e stranieri che vi hanno partecipato. L’opera – curata da Francesca Lamberti, Carlo Mignone, Daniele Stasi, Maria Luisa Tacelli e Ubaldo Villani-Lubelli – è stata realizzata con il contributo del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento e dell’Ordine degli Avvocati di Lecce e fa parte della prestigiosa collana dello stesso Dipartimento (nuova serie, n. 53). È dedicata al prof. Giancarlo Vallone, illustre storico e giurista galatinese, già docente di “Storia delle istituzioni politiche” e di “Storia del diritto italiano” nelle Università di Roma “la Sapienza”, Pisa e Lecce (ora Unisalento) e in altre istituzioni accademiche.
Converrà avvertire subito il lettore: non si tratta di un semplice volume (o meglio, di volumi) “in onore di”, ma di un’opera dalle ampie prospettive e, diremo anche, impegnativa e articolata, perché costruita, con oltre settanta contributi, a partire dagli interessi di ricerca del Festeggiato e integrata dalla sua bibliografia scientifica. Ed è, questo, il primo dato che balza immediatamente agli occhi: la vastità e la diversità degli ambiti di ricerca lambiti, a testimonianza del contributo fondamentale dato da Vallone in svariati campi del sapere.