Sugli scogli 29. Oltre il mare

di Nello De Pascalis


Caspar David Friedrich, Monaco in riva al mare, 1808-10, Berlino, Alte Nationalgalerie.

Quante ore sul mare!

Io e il mare, al buio

o a luce fatta,

in una specie di dipendenza

cui è difficile negarsi; così

lo vivo, lo scruto, e se pure

sciaborda lieve lieve,

il mio sguardo di pescatore

corroso come rudere,

anticipa i suoi mutamenti

e correnti e maree sa cogliere.

Oh, gli anni delle forze integre

di questa mia vita foranea!

A passo incerto vado ansimando

per quei declivi

ove prima correvo

e mentre il mare dorme

o mareggia, gli apro le solitudini

della mia stagione che passa,

vibro ad ogni cattura,

indi mi esalto: scema così la pena

delle umane finzioni, del sospetto

che nulla possa davvero mutare;

ripassa il mio tempo: volti amati

che la morte mi ha allontanato.

C’è pure un fiorire di versi

al suo cospetto

ed è un andare altrove.

Oh, il mare! Dei segreti non so:

misterioso il suo alvo,

ma fascinoso rimane al mio corpo

invecchiato sulle sue rive,

alla mia mente che s’affranca

da questi tempi incerti

e va randagia

oltre il mare, oltre, oltre.

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